La stazione centrale a Kyoto
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Una nuova stazione per l'antica capitale del Giappone
Nel 1997, per celebrare i 1200 anni della fondazione della città, gli amministratori di Kyoto si decisero a rifare la stazione dei treni, che col passare del tempo era diventata un groviglio di binari tra shinkansen (treni veloci) e linee locali, sia della Japan Rail (le Ferrovie dello Stato giapponesi), che della linea privata Kintestsu. L'edificio preesistente risaliva agli anni '50 del '900 ed era davvero bruttino, era andato a sostituire in fretta e furia la stazione del 1912 realizzata in stile europeo per supplire alla crescita dei trasporti agli albori del boom economico post bellico.
Fu così che nei primi anni '90 del secolo passato per arrivare a questo anniversario con una nuova stazione che fosse essa stessa un monumento al presente della città si indisse una gara di idee tra i maggiori architetti del momento, tra questi in gare erano Tadao Ando, James Stirling, Michael Wilford & Associates che avevano pensato più che ad un unico edificio ad una serie di palazzi interconnessi, tra piazze, spiazzi, ed aperture varie ed Hiroshi Hara, che aveva pensato ad un enorme parallelepipedo di vetro ed acciaio e che poi vinse la gara. L'architetto, nato nel 1936 a Kanagawa e docente all'università statale di Tokyo è noto in Giappone anche per la Umeda Sky Building (il grattacielo ad arco della zona Nord di Osaka), oltre che del Sapporo dome in Hokkaido
Un punto di riferimento per chi sia in viaggio a Kyoto e non solo per prendere il treno
La struttura è caratterizzata da un design futuristico con cui Hara tenta di creare un'unione temporale tra l'antichità di Kyoto ed il futuro verso il quale si stava proiettando il Giappone stesso attraverso un'estetica moderna. L'atrio principale della stazione, con il suo tetto a travi di acciaio a vista, chiamato Matrix, è pensato per riflettere sia la struttura della stazione che la struttura a griglia della rete stradale di Kyoto. Ogni volta che ci vado personalmente ne rimango incantato e mi diverto ad immaginarmi in quel luogo il duello di Luke Skywalker contro Darth Fener nelle balconate sospese. Ed anche gli amici che vengono con noi rimangono sempre stupiti sopratutto dalla grande scalinata la ed che si anima in buffi caroselli o immagini ispirate alla stagione.
La stazione di Kyoto, così come le altre grandi stazioni giapponesi non è semplicemente uno scalo ferroviario, ma è un complesso di molte realtà e punto di riferimento sia dei viaggiatori che degli abitanti della città.
Infatti qua oltre ad un hotel si trovano il grande magazzino Isetan, che agli ultimi piani ha una serie di ristoranti, tra cui il famoso Ramen Koji, un intero piano dedicato a trattorie di ramen che propongono il famoso piatto in diverse versioni a seconda di quale sia il luogo di provenienza della loro sede madre, poi ci sono le gallerie commerciali Porta e The cube anche qua con tante possibilità di mangiare oltre fare acquisti di ogni tipo.
Una torre "extraterrestre" come simbolo di Kyoto
La stazione ha due grandi porte di accesso, quella a nord è detta Karasuma e si affaccia nel piazzale terminal di molti bus cittadini su cui domina la Kyoto Tower, mentre quella a sud è la Hachijo che si apre in un piazzale da poco ristrutturato su cui si affacciano altri grandi magazzini, hotel e da cui partono i bus di limousine per gli aeroporti di Osaka che fanno da scalo anche per Kyoto.
Ovviamente la stazione oltre ad avere tutti i servizi commerciali descritti ha anche due punti d'informazione turistica molto utili per chi sia appena arrivato o per chi comunque abbia necessità di consigli di ogni tipo per la propria scoperta dell'antica città giapponese.
Come scrivevamo poco sopra nel piazzale nord della stazione ben evidente è la Kyoto Tower, che si specchia tra l'altro sulle vetrate del edificio dello stesso scalo ferroviario, questa torre è una torre essenzialmente panoramica, ed è stata progettata da Makoto Tanahashi, professore d'ingegneria all'università di Kyoto e fu ultimata nel 1964 in corrispondenza delle Olimpiadi di Tokyo. L'edifico alto 131 metri offre un punto panoramico all'altezza di 100 metri e nelle giornate terse dà un ampio spaziare sulla regione anche fino agli edifici più alti di Osaka, da qua, inoltre, si vede bene come l'antica capitale sia in una conca tra i monti.
La struttura è un cilindro che poggia su di un edificio ed è stata progettata per un'antisismicità più elevata anche di quella raggiunta nel terremoto che ha colpito Kobe nel 1995 ed è stata pensata per simboleggiare un faro, un faro per una città lontana da mare, cosa strana per i grandi agglomerati urbani nipponici che quasi sempre sono vicini al mare essendo il Sol Levante un arcipelago, anche se a me fa sempre pensare ad un disco volante di immaginazione anni '50 in procinto di atterrare.
Sotto galleria fotografica.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!