Santuario Kitano

Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Tenjin il dio giapponese della cultura

Quando nel 903 dell'era volgare il filosofo, studioso e potente uomo politico, ormai caduto in disgrazia, Sugawara no Michizane morì in esilio a Dazaifu (vicino all'attuale città di Fukuoka) nel Kyushu, pare che gli dei del Sol Levante si arrabbiassero manifestandosi sotto forma di calamità, pestilenze ed omicidi.
Si pensò allora che fosse lo spirito offeso di Michizane a creare tutto lo scompiglio, così per tenerlo buono fu costruito nel 943 un santuario a Kyoto per l'appunto il santuario Kitano.
Santuario che gli fu poi consacrato nel 986 quando lui stesso venne innalzato alla gloria degli altari dello shintoismo col nome di Tenjin: dio dell'agricoltura, dell'onestà e della sincerità, dissipatore delle false accuse, protettore delle arti e dello spettacolo.
Sopra ogni altra cosa, però, per la sua fama di poeta e letterato fin dalla più tenera età (è con lo studio che da una famiglia di intellettuali divenne ministro della destra e ciò ne fu al contempo la sua rovina, entrando in contrasto con i potenti Fujiwara) fu il dio degli studiosi, degli accademici e quindi di riflesso degli studenti che ancor oggi vanno a pregarlo per passare bene un esame.
Antiche architetture shintoiste

Gli edifici che ammiriamo oggi risalgono al 1607 voluti da Toyotomi Hideyori e riflettono nelle porte di accesso il gusto "barocco" del periodo Momoyama carico di intagli e dorature, mentre gli edifici sacri sono accorpati tra loro in modo particolare con un metodo di costruzione detto appunto "yatsumune-zukuri" (costruzione a più edifici).
Il santuario Kitano assieme a quello di Dazaifu è il principale per il culto di questo Kami, anche se i santuari ad esso dedicati sono circa 12.000 in tutto il Giappone.
L'albero amato e cantato nei propri versi dal nostro Tenjn, quando era un uomo ed un poeta, era il susino (ume) al cui fiore fin da quando era bambino, e poi fino al suo esilio da Kyoto nel lontano Kyushu, ha dedicato molti dei propri versi e per questo motivo si possono ammirare tanti di questi alberi attorno ai suoi santuari.
Hanami di fiori di ume

Al 25 di ogni mese attorno al santuario si può godere di un piccolo mercato, una piccola fiera dedicata a Tenjin. Il 25 febbraio si tiene il Festival dei fiori di prugna (梅花祭, baikasai) durante il quale geiko e maiko (le geisha di Kyoto) del vicino Kamishichiken, il più antico dei quartieri delle geisha della città, si esibiscono in una ben augurante cerimonia del tè.
Noi di viaggiappone ci siamo andati più di volte, ma per un motivo o un altro sempre alla fine di marzo, godendo degli ultimi lampi dei fiori di ume... ma eravamo andati a vedere lo spettacolo dei sakura al vicino santuario Hirano .

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