Shirakawa-go e Gokayama
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Viaggiare nel Giappone più incontaminato
Shirakawa-go e Gokayama sono due remote località poste nella zona centrale dell'isola di Honshu, ai piedi delle così dette Alpi giapponesi, tanto remote che in questa zona si ritirò parte dell'esercito sconfitto dei Taira dopo aver perso la guerra coi Minamoto, e tanto isolate che la strada è arrivata a Gokayama, ad esempio, soltanto nel 1925.
Questi paesi sono famosi in tutto il mondo per le loro antiche costruzioni dai tetti di paglia spioventi per sopportare meglio e far scivolare la neve che cade copiosa nella regione durante l'inverno.
L'antico Giappone della seta
Tali costruzioni dette Gassho-zukuri (letteralmente costruito con le mani in preghiera, ricordando i tetti la posizione delle braccia e delle mani del bonzo che prega), erano le case dei contadini e vi abitavano grandi famiglie estese, circa una trentina di persone, che si dedicavano alla coltivazione dei campi ed anche alla produzione di seta, materiale che aveva reso il Paese del Sol Levante famoso in tutto il mondo anche anticamente. All'ultimo piano, dove c'era maggiore aerazione venivano custoditi i preziosi bozzoli, i siti e le loro antiche case sono diventati nel 1995 patrimonio dell'umanità sotto l'egida dell'UNESCO, dopo essere già stati messi sotto tutela nazionale ai primi degli anni settanta.
I tetti in paglia di queste case venivano e vengono rifatti ogni 30-50 anni e vedono la partecipazione di almeno di 200 persone contemporaneamente che impiegano un paio di giorni per portare a termine l'opera: si lavora alacremente e gratuitamente, su base volontaria, portando avanti un sistema di cooperazione che si chiama yui 結 (senza il quale, affidandosi ad una ditta si andrebbe a spendere oltre 200.000 euro), non si usano chiodi (che si ossiderebbero presto), ma si lavora ad incastro e legando il tutto con delle corde, i nomi dei partecipanti sono messi in un registro ufficiale a ricordare lo speciale legame tra coloro che hanno lavorato.
Pensate che alla fine del XIX secolo si contavano più di 1800 di queste abitazioni, ma già nella prima metà del XX erano scese a circa 300, essendo dispendioso e difficile il loro mantenimento e davanti ad una profonda migrazione interna verso le grandi città, che caratterizzava l'intera nazione, oltre a ciò la costruzione di un invaso artificiale ha sommerso parte del territorio, ed anche se alcune case sono state smontate e rimontate altrove, il numero di esse è sceso ad un centinaio circa.
Il paesino più grande della zona di Shirakawa-go, 600 abitanti, si chiama Ogimachi, ed è il più attrezzato nell'accogliere i turisti (anche con trattamento in mezza pensione in alcune delle Gassho-zukuri) e da qua potrete organizzare la vostra visita alle varie Gassho-zukuri sparse nel territorio.
Una gita in questa zona vi farà sicuramente capire meglio come fosse la vita in Giappone prima della rivoluzione tecnologica e della globalizzazione, quando ci siamo stati noi era novembre e gli alberi erano prodighi dei colori autunnali ed anche se c'era una leggera pioggia questa ha dato all'insieme un'atmosfera ancor più suggestiva, come potete vedere nelle foto in fondo all'articolo.
Antichi villaggi giapponesi
Ad Ogimaci abbiamo visitato la Wada-ke, la casa più grande e risalente all'epoca Edo (XVI-XVII secolo), per la quale alcuni anni fa ci sono volute circa 500 persone per sfare e rifare il suo grande tetto di paglia, una grande casa che fungeva da ufficio delle gabelle e i cui proprietari avevano ottenuto il permesso di portare le spade alla cintura, qua si possono vedere antichi arredi, il focolare interrato, e nel sottotetto una serie di attrezzi che servivano nella sericoltura. Qua da Ogimachi è anche interessante una visita al villaggio di Gassho-zukuri Minka-en, una sorta di museo a cielo aperto dove sono state riportate alcune abitazioni smontate altrove e si illustrano le attività artigianali e la vita di un tempo.
Per avere una vista d'insieme del villaggio noi siamo saliti fino al belvedere di Tenshukaku, raggiungibile con un bus che parte tre volte ogni ora dai pressi della Wada-ke, il ritorno in discesa può essere la scusa per una passeggiata in campagna (un quarto d'ora circa).
Se vi inoltrerete, nel vostro viaggio in Giappone, poi fino a Gokayama, poi troverete un paesaggio ancor più incontaminato, e non dovrete perdervi una visita alle Gassho-zukuri di Ainokura e di Suganuma, borgate ancora poco assediate dal turismo di massa.
Come Arrivare a Shirakawa-go e Gokayama
Se volete arrivare a vistare questi paesini caratteristici, magari avrete messo in conto nel vostro viaggio in Giappone di visitare le città di Kanazawa e di Takayama, che sono collegate da una linea di autobus che ferma anche nelle nostre località.
Da Kanazawa i bus partono dall'uscita est della stazione JR (fermata 2), se volete andare direttamente a Shirakawa-go prendete Hokutetsu bus o Nouhi bus ci metterete un'ora ed un quarto e il biglietto costa ¥1850 (10 corse al giorno). Se, invece, volete fermarvi prima a Gokayama ricordate di prendere la compagnia Hokutetsu bus, l'altra non si ferma, ci sono 6 corriere al giorno per questo villaggio, ci si mette un'oretta ed il costo è di ¥1540.
Questi autobus poi vi possono portare fino a Takayama. Se siete a Takayama potete anche decidere per un autobus turistico, che propone un piccolo tour serale verso Ogimachi. Infine, se vi va di andare a Shirakawa-go da Nagoya dal Meitetsu bus center potete prendere il Gifu bus, circa 3 ore, ¥3900 solo andata, 4 autobus solo alla mattina e per tornare a Nagoya 4 autobus nel pomeriggio, la pagina è in Giapponese, aiutatevi con il traduttore del browser.
Sotto galleria fotografica!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!