Seijin no Hi: il giorno in cui in Giappone si diventa grandi

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Scritto da dani@viaggiappone.com

La festa giapponese della maggiore età

Il 15 di gennaio, con la costituzione del 1948, il Giappone ha deciso di istituzionalizzare l'entrata nell'età adulta dei giovani giapponesi con un giorno di festa nazionale dedicato a questo momento e con festeggiamenti legati all'evento nelle varie prefetture nipponiche.
Da quando nel 2000 si è deciso di celebrare tutte le feste il primo giorno della settimana, anche Seijin no Hi viene festeggiato il secondo lunedì di gennaio, quest'anno (2021) sarà il lunedì 9.
Partecipano a questo evento tutti i ragazzi e le ragazze giapponesi che compiano 18 anni, cioè lo stato di cittadino maggiorenne con tutti i vantaggi e gli oneri ad esso legati, tra il 2 aprile dell'anno precedente ed il primo del successivo (ad esempio tra il 02/04/22 ed il 01/04/23), maggiore età che fino al 2021 è stata ai 20 anni.
Solo a vent'anni, però, si potrà comprare bevande alcoliche o sigarette, mentre si potrà votare e penalmente si potrà essere considerati maggiorenni; l'auto invece i giovani potevano già guidarla a 18 anni.

Ragazze in kimono per il Seijin no Hi

Questa festa è nata, anche se non ufficialmente, nel 1876 in epoca Meiji, dato che, prima, gli uomini erano considerati adulti, secondo la religione shintoista, tra i 10 ed i 16 anni (Genpuku) e le ragazze tra i 12 ed 16 (Mogi). Era in questo periodo che i giovani acquisivano il diritto di sposarsi e di prendere il il loro nome da adulti, i maschi potevano indossare abiti virili e tagliarsi i capelli a simboleggiare il momento di questo passaggio mentre le femmine potevano mettere il kimono da signorine.
Oggi i giovani giapponesi, durante i festeggiamenti di Seijin no Hi che spesso consistono nel ritrovarsi al cospetto delle autorità locali le quali ricordano i diritti ed i doveri del cittadino, alternando l'evento a momenti di festa, indossano vestiti consoni all'occasione: le ragazze uno speciale kimono, i ragazzi un abito scuro con cravatta, la “divisa” da impiegato o da business man che indosseranno, probabilmente, tutta la vita, anche se certi ancora vestono il kimono virile.
Il kimono delle fanciulle (furisode), proprio delle donne non maritate, è riccamente decorato, con le maniche molto lunghe e può costare migliaia di euro, per cui, dato che lo si mette in quella sola occasione, spessissimo lo si affitta, prenotando anche un pacchetto completo che prevede il trucco e la vestizione, essendo la festa in gennaio al furisode si abbinano anche pelliccete per dare un po' di calore nel freddo inverno nipponico.
Sovente la festa finisce con una vera e propria baldoria, sotto i fumi alcolici, e con episodi sconcertanti che, dopo il 2000, sono calati drasticamente a causa delle pene severissime imposte dallo Stato.

Festeggiamenti in declino da qualche anno per la maggiore età in Giappone

Da qualche anno questa festa è in declino per la forte diminuzione del numero dei partecipanti all'evento, dovuta al calo demografico (il Giappone è uno dei paesi al mondo dove nascono meno bimbi), ma anche ad una certa disaffezione da parte di molti giovani.
Per questo motivo in molte prefetture si affiancano alla semplice cerimonia festeggiamenti con karaoke, musica dal vivo … o per esempio la prefettura di Chiba organizza l'evento nella Disney world nipponica.
Yumichan, che è sempre stata una persona assai concreta, ha passato il suo Seijin no Hi a studiare per gli esami universitari, come del resto fanno molti altri studenti ed ha “barattato” con i genitori la vestizione col furisode preferendo un tour di un mese in Spagna... a dimostrazione di come sia sempre stata una viaggiatrice desiderosa di conoscere il mondo!
In Europa questa ricorrenza non esiste, ma potrebbe corrispondere al ballo delle debuttanti, che però coinvolge soltanto l'alta borghesia ed è raramente ricordato dai mass media.

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