Il segreto della longevità in Giappone
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Il metodo giapponese per vivere 100 anni
Ho letto "Il segreto della longevità" fino all'ultima pagina, ho scorso anche la bibliografia, come quando si è guardato un film che ci ha entusiasmato e non ci si arrende dopo la fine e si aspettano le luci in sala vedendo scorrere i titoli di coda accompagnati dalla musica, un libro che mi ha davvero entusiasmato, uno spaccato del ventesimo secolo nel Paese del Sol Levante attraverso lo sguardo lucido di alcuni protagonisti che in comune hanno avuto la forza, o semplicemente la fortuna, di viverlo per intero o quasi, tra guerre mondiali e terremoti, rivoluzioni culturali e sociali, cambiamenti, ma anche tanta quotidianità.
Una narrazione garbata e semplice che ci svela, oltre al segreto non segreto di come si faccia a campare cent'anni, anche tanti aspetti della società e della cultura giapponese, come ad esempio la vecchia usanza degli "omiai" che introducevano i matrimoni combinati, o il rapporto che hanno con la religione in genere i Giapponesi o il grande rispetto che si ha per le passate generazioni nel Sol Levante, tanto da celebrare i vecchietti con una festa nazionale e che ci regala, man mano che si procede nella lettura, l'entusiasmo e l'amore per la vita che hanno i suoi protagonisti.
L'autrice del libro, Takahashi Junko, è una giornalista che ha vissuto a lungo lontano dal Paese del Sol Levante e così, con naturalezza, ci ha potuto donare uno speciale affresco della sua nazione, andando incontro anche a chi non sia troppo esperto di Giappone, spiegando ai lettori avvenimenti e comportamenti che altrimenti rimarrebbero poco comprensibili. Noi di viaggiappone.com durante un suo recente viaggio in Italia, legato alla promozione del suo libro, abbiamo avuto l'occasione di sentirla al telefono e di rivolgerle alcune domande.
Arzilli centenari giapponesi
Abbiamo così chiesto all'autrice de "Il segreto della longevità", che è composto da una serie di interviste sul campo a tanti centenari giapponesi, sparsi in lungo ed in largo nell'arcipelago nipponico, se ci fosse stato un episodio che più di altri l'avesse meravigliata, mentre incontrava i nostri arzilli centenari e così ci ha risposto:
È difficile dire se ci sia un episodio che superi gli altri, ma ad esempio un fatto che mi ha colpito molto è legato all'intervista fatta ad una signora di un centinaio di anni che abita in una piccola isola nel sud del Giappone (Amami Oshima tra Okinawa ed il Kyushu) perché non riuscivo a contattarla telefonicamente per concordare una sua disponibilità all'intervista ed avevo provato davvero tante volte, e così un giorno sono andata a casa sua la mattina molto presto e dopo essermi scusata tanto per questa improvvisata ed averle spiegato il perché della mia visita ed averle detto che avevo provato davvero tante volte a chiamare, la signora ha risposto: "Certo che non sono in casa, io sono molto impegnata, esco mi vedo con le mie amiche, non voglio mica rimanere in casa" era davvero una persona mossa da una grande vitalità.
Un altro episodio riguarda un signore che vive a Tokyo e che alla fine della seconda guerra mondiale ha fatto quattro anni di campo di prigionia in Siberia, un uomo molto minuto che però per mantenersi in forma ha creato da solo a casa una serie di "attrezzi ginnici" con cui fare il suo allenamento, fa sollevamento pesi, e tanti esercizi per avere il corpo tonico ed oltre a questo ogni mese quando va dal medico per fare le sue visite prende la metropolitana, ed altri mezzi pubblici e cerca di non sedersi mai, perché camminare e stare in piedi sono essi stessi un esercizio fisico, ed anzi si alza per far sedere altre persone, che per forza di cose sono più giovani di lui ed anche si rammaricava che il suo vecchio medico, pur se più giovane di lui fosse già morto di vecchiaia.
Un libro che ti cambia un po' la vita
Mentre ci si addentra nel libro e si scoprono i piccoli grandi insegnamenti dei suoi protagonisti è inutile dire che ci si riproponga di imitarli per vedere di campare il più possibile ed è così che abbiamo chiesto se in qualche modo lo scrivere questo libro avesse modificato lo stile di vita dell'autrice stessa:
Sì forse ci sono state delle cose che sono cambiate in me dopo aver scritto questo libro ad esempio cerco di contenermi nel mangiare, di masticare a lungo e di essere meno pigra mantenendomi in movimento, mentre da un punto di vista spirituale l'insegnamento è stato di non rinunciare mai e che c'è sempre tempo per poter cambiare le cose, in particolare, una delle signore intervistate, la fotoreporter, ha detto che la cosa più importante nella vita è amare, amare qualcuno, amare una persona, che è ovviamente diverso da amare un animale, un animale domestico, perché non è sempre facile, a volte si ama una persona che non ti contraccambia, che ti può anche tradire, però amare una persona è una cosa importante, ed è una cosa che non ci si dimentica e così d'ora in poi cerco di tenerlo sempre presente.
Giapponesi ed Italiani i popoli più longevi al mondo
Dato che Junko Takahashi ha conosciuto molte culture nel mondo e visto che, se è vero che i Giapponesi sono tra popoli più longevi, gli Italiani li seguono in questa speciale classifica, le abbiamo chiesto se conoscendo un po' il nostro Paese le motivazioni del nostro lungo vivere debbano forse essere state altre, ma l'autrice ci ha risposto:
"Io non so molto dello stile di vita italiano, ma qualcosa so, quando pensiamo agli Italiani pensiamo a persone che amano mangiare, che amano mangiar bene ed hanno una gioia nella vita che viene espressa in tutte le loro forme, mentre se uno pensa ai Giapponesi immagina persone molto diverse, che vivono solo per lavorare o quasi, ma in realtà io non vedo tutta questa differenza tra questi popoli, perché anche noi abbiamo un grande amore per la gastronomia, per il buon cibo e anche una grande gioia nei riguardi della vita ed in particolare questi centenari avevano un atteggiamento più rilassato e davano l'impressione di provare gioa dalla loro vita e di apprezzare il momento, e forse questa cosa è in comune tra i Giapponesi e gli Italiani o quantomeno tra gli Italiani e questi Giapponesi centenari...
La nonna giapponese di viaggiappone.com
Anche noi di viaggiappone.com in Giappone abbiamo una nonna di 97 anni, che si chiama Sue, il cui ideogramma significa ultima, anche se poi ha avuto una sorella minore che si chiama Matsu che significa ancor più ultima, ultime di tanti fratelli, da non saperne nemmeno il numero preciso per le morti infantili che comunque hanno colpito questa grande progenie di 11 o 12 figli di cui i superstiti ai travagli della vita sono stati, però, poi, tutti longevi, alcuni davvero centenari. La nostra Obasan è una signora con la testa ancora lucidissima, che amava viaggiare col proprio marito (morto manco a dirlo una trentina d'anni fa) alla scoperta delle bellezze del Paese del Sol Levante e che diciamo forse è stata sempre molto concentrata su se stessa, ignorando un po' gli altri, pensate che negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, nella primavera del 1945, quando il nostro otosan (il babbo di Yumiko) aveva pochissimi mesi, durante un bombardamento della città di Fukuoka, lei, che allora era una ragazza con un solo figlio, scappò al suono dell'allarme antiaereo, dimenticando il suo bambino da solo...
Vecchietti testardi che cozzano con gli obblighi dell'essere giapponese
Abbiamo quindi domandato a Takahashi Junko se questo aspetto di egoismo-egocentrismo fosse presente anche tra i suoi intervistati come una caratteristica per aggiudicarsi una lunga vita e così e ci ha risposto:
"Non so se li direi egoisti, ma sicuramente i centenari che appaiono nel testo si sono rivelate persone che erano molto oneste riguardo i propri desideri, persone che se non volevano fare una cosa non la facevano e basta, questo modo di fare non so se dirlo egoismo, oppure semplicemente testardaggine, determinazione, ma non so se fosse egoismo, perché queste persone sembravano essere molto attente agli altri, alcuni addirittura leggevano i giornali per poter parlare con le altre persone degli avvenimenti che accadono, persone che sono molto amate dalla famiglia e dai vicini e comunque ho notato una forte determinazione a non fare nulla che non gli andasse di fare..."
Forse quello che ci appare testardaggine è una qualche perdita di inibizioni che si acquisisce ad certo punto davanti tutti gli obblighi che si porta dietro un giapponese dalla nascita e così andando tanto avanti nella vita è forse anche fisiologico abbandonarsi a sé stessi e basta.
Dal titolo completo "Il segreto della longevità: Il metodo giapponese per vivere 100 anni" il lettore potrebbe pensare di essere davanti ad un semplice manuale di consigli di stile di vita da perseguire per campare il più possibile, invece, addentrandosi nella lettura ci si ritroverà in un bellissimo racconto a più voci sul Paese del Sol Levante in quello che più di altri è stato il secolo del grande cambiamento, del passaggio dalla società dei samurai a quella della globalizzazione tramite le vite lunghe e non sempre semplici dei suoi protagonisti centenari. Un libro che davvero abbiamo amato molto, consigliatissimo per tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno a cuore il Giappone.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!