I ryokan gli hotel alla giapponese
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Ma cosa sono davvero i ryokan?
Oggi vorremmo far due chiacchiere con voi a proposito dei ryokan, gli alberghi giapponesi che tanto piacciono agli stranieri che partono in esplorazione delle bellezze del Sol Levante.
Tali alloggi sono degli hotel figli delle famose stazioni di sosta delle antiche vie shogunali dove il viandante poteva trovare ristoro al cammino, luoghi dove si poteva mangiare, dormire e fare un bel bagno e che trovate anche raffigurati nei dipinti ukiyo-e. Ryo-kan in giapponese significa, infatti, casa del viaggio.
Oggi per un Giapponese il ryokan è un posto dove passare alcune ore di svago e relax, non necessariamente dormendo a terra sul futon (i giapponesi in maggioranza a casa dormono su letti normali) e dove ci sono onsen cioè bagni termali nei quali poter trovare una mezz'ora di relax nella cura del proprio corpo e spesso essi sono in località di vacanza, al mare o in montagna e dove il geotermismo e presente.
Questi hotel, comunque, hanno camere in stile giapponese e seguono un iter consolidato ed identico in tutto il Giappone.
Una piccola vacanza in un viaggio in Giappone
Noi di viaggiappone abbiamo goduto di tale tipologia di alloggio davvero tante volte ormai, così da spezzare i nostri viaggi, spesso faticosi, per regalalrci un attimo di requie; certo non sono una soluzione molto economica, anzi a volte sono un po' cari, ma cercando con calma sui vari motori di ricerca si riesce in una vacanza nel Sol Levante a trovare un trattamento mezza pensione tradizionale e con onsen a circa 150 euro a camera doppia (possono costare anche molto di più), se poi siete completamente fuori stagione e vi recate in qualache località minore potrete trovare anche qualcosa a meno...
Qua in certi paesini, fuori dai percorsi turistici normali, entrando in queste strutture ci si immerge nel vero Giappone.
Andare al ryokan per il Giapponese non è semplicmente andare in albergo, passare la notte mentre si è in visita o in viaggio di lavoro, per far quello ci sono gli alberghi "normali", mentre qua si va per godere del posto, dell'ospitalità, per bearsi dell'alba, o del tramonto, dalle vasche termali poste all'esterno (rotenburo), siano esse messe in favore del mare o della montagna, del bosco o della vallata e normalmente gli ospiti seguono dei rituali per godere del luogo: appena arrivati è buona abitudine preparare del tè (verde ovviamente) con l'acqua che troverete già bollente e gustare un dolcetto posto come dono per gli ospiti e così ambientarsi nella stanza. Poi si è soliti andare a farsi un bagno, un proverbio nipponico recita, infatti, che per rifarsi del prezzo del ryokan si deve andare alle terme appena arrivati, dopo cena ed al risveglio (io lo faccio quasi sempre).
Un luogo dove assaggiare la famosa cucina Kaiseki
Poi si va a cena che qua è sempre prestino e a seconda del livello del posto si godrà di cucina del territorio in stile kaiseki, uno o più fornellini saranno a tavola per cuocere in diretta un "risotto", per preparare il vostro Nabe o il vostro Shabu Shabu... e poi ci sarà un po' di tempura, il tofu, le verdurine e qualche altra portata a seconda del luogo ed immancabile ad ogni latitudine un dolcetto per terminare il pasto.
Mentre starete mangiando, se avrete scelto una ryokan tradizionale, dove si dorme a terra sul futon posto sul tatami, il personale della locanda sarà andato a trasformare la vostra stanza soggiorno in stanza da letto. Poi al mattino una colazione nipponica d.o.c. con zuppa di miso, uova, frittatine arrotolate, umeboshi (prugnette salate), pesce, riso, tofu, verdurette varie e tè, oppure un caffè lungo lungo, come non piace a molti Italiani.
I migliori ryokan hanno una gestione al femminile
Una figura molto importati in queste strutture ricettive è senz'altro quella dell'Okami, cioè la moglie del proprietario, la padrona di casa che vi accoglierà, magari vi verserà da bere a tavola, dando così un valore aggiunto all'ospitalità con un che di familiare, anche se spessissimo questi alberghi sono molto grandi come ultimamente ci è capitato ad Awara Onsen nella prefettura di Fukui, al Grandia Housen un ryokan tradizionale, in una struttura molto grande, lussuosa per certi versi, dove la okami ci ha fatto assaggiare il sakè a lei dedicato raccontandoci di come fosse, assieme alle sue colleghe in questa cittadina termale, sommelier di questa bevanda, e ci ha intrattenuto per un po', chiedendo di noi, da dove venissimo e come ci stavamo trovando da loro ed in viaggio.
Oppure, ricordo con grande simpatia la Okami di Kii Katsura, sul mare nella costa tra Wakayama e Mie in hotel un po' fuori dal tempo, grande e bisognoso di un qualche restauro, lei faceva un po' di tutto, da arrostire il tonno all'ingresso, come aperitivo di benvenuto, allo stare in reception, o in sala per cena ed infine guidare la piccola navetta indispensabile per arrivare dalla stazione del treno all'hotel isolato sul litorale.
Non crediate che le Okami siano, però delle figure, marginali o sottomesse, infatti, esse sono per i Giapponesi, e Yumiko me lo ha spiegato, più importanti del marito che, magari è nominalmente a capo dell'albergo ed esistono degli speciali "concorsi" che eleggono le migliori okami che si contraddistinguono non solo per la bellezza e l'eleganza, ma per l'affabilità, la cortesia, il saper far sentire a proprio agio i loro ospiti, che possono scegliere un hotel, rispetto ad un altro, proprio per la loro presenza.
Alberghi ove tradizione e ritmi lenti vincono sulla modernità
Sono ryokan, comunque, per i Giapponesi anche i grandi complessi alberghieri a Beppu, o a Noboribetsu con le loro vasche di acqua calda termale, spesso queste immense strutture sono figlie del boom edilizio degli anni ottanta novanta del XX secolo e altrettanto spesso sono rimasti per allestimento a quel periodo. Se avrete modo di viaggiare un po' di più in Giappone, e così togliervi dai soliti Tokyo e Kyoto e calpestare un po' di provincia sarà facile arrivare in queste locande, ove il tempo si è fermato e la pulizia metodica ha reso tutto liso e dove io mi stupisco sempre di come tra tanta modernità presente nel Sol Levante, qua si abbia quasi paura di introdurre innovazioni. Un paio di volte pensante che mi è capito di trovare in camera il telefono "bigrigio", quello a rotella che in molti non ricorderete (il che vuol dire che l'allestimento era rimasto ad una quarantina di anni or sono) e sempre ci sarà una buffa cassaforte a cofanetto e le chiavi della stanza saranno grandi come quelle di San Pietro per il Paradiso... Pensate che una di queste volte, eravamo a Kada (un altro posto sul mare tra Osaka e Wakayama) in uno di questi ryokan fuori dal tempo, ci si doveva togliere le scarpe già alla reception, e qua lasciarle per riprenderle solo alla partenza, avendo la sensazione così di essere davvero isolati da tutto (non c'era nemmeno il wifi) e di entrare in un luogo a parte dal resto.
I business ryokan, ostelli cittadini
A questo punto alcuni di voi potrebbero dire, ma io su Booking ho visto un ryokan a Kyoto o a Tokyo a prezzo stracciato, ed avrebbe anche ragione a dirlo, perché alcune strutture economiche, con bagni in comune ("sento"con acqua non termale) ed a volte camerate, usano tale dicitura, anche se in realtà esse sono per i Giapponesi dei così detti "business ryokan", degli ostelli, che un tempo erano pensati per ospitare le scolaresche in gita e che oggi si offrono ai giramondo di ogni dove.
I Giapponesi, quindi, per quel che ne sappiamo noi e per esperienze personali , se sono in viaggio di lavoro cercheranno un bussines hotel, se sono in viaggio di visite un albergo all'occidentale, se hanno voglia di una parentesi di relax un ryokan tradizionale in una località di svago, così da gustare la cucina locale e fare un po' di onsen.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!