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- Scritto da dani@viaggiappone.com
La pittura ukiyo-e ci racconta l'antico Giappone
Un paio di settimane fa mi trovavo con mia moglie Yumiko a Milano per lavoro, un soggiorno di meno di 24 ore effettive durante il quale ne abbiamo ritagliate un paio da dedicare alla bellissima mostra, in atto a Palazzo Reale (terminerà il 29 gennaio 2017),sulla pittura a stampa giapponese dei grandi maestri Hokusai, Hiroshige ed Utamro, nell'ordine scelto da chi ha allestito l'esposizione (anche se in ordine cronologico di nascita sarebbe stato meglio scrivere Utamaro, Hokusai, Hiroshige), uno dei tanti avvenimenti legati alle celebrazioni dei 150 anni di cordiali rapporti di amicizia che legano il popolo italiano a quello nipponico, di cui senz'altro troviamo in questo evento uno degli appuntamnenti più alti.
Nel parlare di questa bella mostra non si può non spendere due parole sul movimento artistico di cui appunto Hokusai, Hiroshige ed Utamro furono grandi maestri che è la pittura ukiyo-e cioè letteralmente la pittura (e) del mondo fluttuante (ukiyo), del mondo galleggiante, un concetto che nella cultura buddista viene ad essere assimilato alla vita reale, cioè al momento effimero e finito dell'esistenza umana, una pittura che deve essere per questo motivo leggera, un'arte descrittiva, per certi versi didascalica che nei secoli da XVII a XIX andò a braccetto con le esigenze della classe borghese che stava crescendo nelle città (sopratutto nella grande Edo, l'odierna Tokyo).