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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Un passato inconsapevolmente vegetariano per il Paese del sol levante
Parlando con amici vegetariani che sono andati da soli in viaggio in Giappone, ci siamo resi conto che per loro la vita non è stata molto facile quando, sedendosi al tavolo di un ristorante, hanno chiesto di mangiare una pietanza ove non fossero contenute componenti animali né terrestri, né marine ;è così allo stesso modo, anche coloro che sono venuti in viaggio nei nostri gruppi, e sono vegetariani, pur avendo l'aiuto di alcune nostre indicazioni hanno avuto vita un po' difficile riguardo l'alimentazione.
Caosì mi sono confrontato con Yumichan per approfondire come e quanto fosse presente il vegetarianesimo nel Paese del Sol levante, scoprendo che questo stile di vita in Giappone è pressochè inesistente.
Il popolo giapponese, come ben sappiamo, storicamente ha radici shintoiste e buddiste e il buddismo vedeva nel sangue e nella trattazione dei cadaveri un che di riprovevole, per cui, già in epoca antica, più o meno dal periodo Heian, era per legge vietato al popolo mangiar carne e questa usanza era spesso seguita anche dall'imperatore e dalla nobiltà che dovevano dare il buon esempio nel rispettare i precetti religiosi.
Successivamente anche ai bonzi fu vietato mangiare animali a quattro zampe..mentre non erano negati loro pesci, uova e pennuti, oltre a qualche quadrupede se regalato...perchè, una volta ricevuto in dono un animale, sarebbe stato più peccaminoso gettarlo via che mangiarlo.
Così il popolo giapponese arriva al secolo XIX con una cucina avente come fulcro riso, soia, qualche verdura e un po' di pesce, ignorando quasi del tutto,le varie forme d'allevamento, tanto è vero che anche il famoso manzo di Kobe deriva da una mucca da lavoro utilizzata in agricoltura in luogo dei moderni trattori.
L'epoca Meiji, ormai nota ai lettori di questi pagine, per la voglia di eguagliare se non superare l'occidente da parte dei governati dell'Impero del Sol levante, farà sì che anche l'alimentazione nell'ottocento muti in favore di una dieta maggiormente proteica per poter contare su di un popolo più alto e prestante.
Sarà, comunque, soltanto dopo la fine della seconda guerra mondiale e la conseguente americanizzazione del paese che la carne di manzo e maiale entreranno nella dieta "normale" nipponica...