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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Un'antica danza rituale alla base della lotta giapponese
Se pensiamo agli sport giapponesi, ci vengono in mente il Karate e il Judo, ma probabilmente quello che più caratterizza il Paese del sol Levante è, nel nostro immaginario, il Sumo (letteralmente: strattonare) coi suoi giganti in “perizoma”.
Il sumo è un tipo di lotta che ha origini rituali ed arriva in Giappone dalla Cina, tramite la Corea, nel VII secolo, simile ad una sorta di danza in cui si simulava un combattimento tra un uomo ed un dio. Venne subito adottato nel rituale shintoista, sotto forma di danze dedicate al dio delle acque, in cui i Kappa, gli ometti anfibi dell'immaginario nipponico, sfidavano gli umani.
Dal secolo VIII, questi riti divengono più stabili e trovano la loro collocazione, nel settimo giorno del settimo mese (quando si festeggia Tanabata), nei giardini imperiali...
Nel primo periodo Heian (secolo IX) i gusti nipponici, influenzati dalle raffinatezze della corte cinese Tang, impongono al sumo nuovi regolamenti e rituali raffinati che diletteranno ancor più la corte imperiale e le classi nobili.