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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Un filtro tra i giapponesi e la natura
I Giapponesi amano molto la natura, tanto che la loro religione autoctona, lo Shintoismo, è un culto che dalla notte dei tempi mette sugli altari gli elementi, ed addirittura venera montagne, grandi alberi, massi, scogli o cascate come vere divinità e, come sappiamo bene, fin dall'antichià il popolo giapponese è educato alla contemplazione dei fiori, ma se avrete modo di frequentare dei giapponesi vi accorgerete che tra loro ed il mondo esterno c'è un filtro, una barriera che preservi la pulizia della persona dagli agenti esterni.
Ad esempio quando è il periodo di hanami, cioè il momento in cui in massa si vanno a guardare i fiori di ciliegio nei parchi pubblici, negli orti botanici, nei giardini dei santuari o in qualche lungo fiume di un'anonima periferia, che al momento si illumina di rara bellezza, vedremo apparire una selva di teli di plastica azzurra, su cui ci si siede per il rituale pic nic, così da isolare il terreno dalle terga e dalle vivande che vengono apparecchiate per i commensali, un rito per i giapponesi a cui partecipano gruppi di amici di ogni età, famiglie, o colleghi di ufficio, pensate che gli impiegati del primo anno vanno con il telo azzurro a prendere posto fin dal mattino, così che i colleghi più anziani ed i capoufficio possano trovar posto asciutto a sedere sotto gli alberi, e poi tutti salgono sul telo senza le scarpe, che lasciano al limitare, così come si fa quando si entra a casa. Anche noi quando andiamo a fare un pic nic in Giappone con okasan ed otosan ci portiamo dietro un'incerata, la nostra è colorata, così da non sporcarci con l'erba o la terra.