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Un matrimonio d'amore per gli imperatori del Paese del sol levante

Imperatori Giappone

Con grande stupore della corte tutta, nel 1959, sposò Michiko Shoda non nobile, esponente di una delle famiglie più ricche del Sol levante, che aveva frequentato l'università di Tokyo; fu un matrimonio non combinato visto che al principe erano state proposte varie pretendenti di sangue imperiale (cioè quasi consanguinee, come si confaceva all'etichetta di corte), mentre la giovane Michiko aveva avuto dei contatti (miai) con le famiglie di alcuni potenziali fidanzati, uno dei quali era il famoso scrittore Mishima Yukio.
Fu, stranamente, sopratutto la servitù, che storse il naso all'ingresso di Michiko a corte tanto che fu chiamata la principessa della farina, per sottolineare i mezzi con cui si era arricchita la sua famiglia, mentre il popolo fu felice di questo matrimonio dettato dall'amore e lo furono anche alcuni esponenti della famiglia imperiale.
Un legame votato ad un nuovo corso, così come nuovo era ormai il ruolo imperiale in Giappone, tanto che Akihito volle allevare in proprio i figli senza affidarli al ministero della real casa, come era tradizione.

Sobrietà ed affertto nelle ultime volontà degli imperatori giapponesi

Imperatori Giappone

La coppia regale è davvero molto unita al punto che l'imperatore aveva espresso il desiderio di essere tumulato nella medesima tomba con la moglie come fanno tutti in Giappone, ma pare che sia stata la stessa imperatrice a non voler rompere così tanto l'etichetta di corte, per cui, “quando sarà”, gli auguriamo il più tardi possibile, riposeranno in due mausolei separati, ma attaccati, a differenza delle sepolture di imperatori ed imperatrici precedenti che potevano distare anche chilometri le une dalle altre.
Akihito, che è imperatore dal 1990, ha, infatti, spesso detto di essere molto legato alla moglie tanto da dire che sono l'una il sostegno dell'altro. In proposito, li abbiamo sempre visti insieme nelle rare occasioni in cui l'etichetta imperiale li chiama in pubblico, oltre il tradizionale saluto del capodanno, in visite di stato, ma sopratutto quando il Paese del sol levante è stato colpito da gravi lutti. Ad esempio, all'indomani del terribile terremoto di Kobe del 1995 o del disastroso sisma seguito dallo tsunami che ha messo in ginocchio l'intera regione del Tohoku nella parte nord orientale di Honshu, entrambi si sono, all'unisono, letteralmente chinati a portare conforto ai loro sudditi.
L'imperatore ha anche fatto dei passi in avanti molto importanti nel campo della diplomazia chiedendo scusa a Cina e Corea per i crimini commessi dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, sposando, così, appieno la costituzione nazionale nella quale si recita che il popolo nipponico non è superiore agli altri, come aveva voluto far credere una certa propaganda negli anni precedenti al 1945 ed a cui attingono purtroppo ancor oggi gruppi ultra nazionalisti.

Un cerimoniale millenario per la "normale vita dell'imperatore del Giappone

Imperatori Giappone

Rispetto ad altre famiglie reali, che affollano le pagine dei rotocalchi scandalistici, quella imperiale giapponese fa sicuramente una vita maggiormente ritirata, anche se è contornata da molti più obblighi ed etichette del cerimoniale di corte; sappiate che, poche settimane fa, un deputato nipponico (che è anche un famoso attore) con a cuore i destini nucleari del Giappone, in occasione di una cerimonia, dopo essersi inginocchiato davanti ai reali, ha consegnato direttamente nelle mani imperiali una lettera, scritta di suo pugno, sul tema dell'energia atomica al fine di sensibilizzare i regnanti sull'argomento...L'imperatore ha sorriso ed ha passato subito ad un assistente il plico; l'imperatrice Michiko ha tirato il marito per la giacca, quasi a voler impedire il contatto con la missiva e l'intraprendente politico è stato invitato alle dimissioni per il suo gesto fuori dalle etichette e per aver messo in imbarazzo l'imperatore.
Quest'ultimo, infatti, per legge non può prendere alcuna posizione sulla politica interna del paese...pare che il deputato non si sia dimesso, ma che sia stato estromesso da tutte le manifestazioni ufficiali per sempre... e questo a dimostrazione che, anche se l'imperatore non è più un dio, non è nemmeno il primo che passa!

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