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Scritto da dani@viaggiappone.com
L'umorismo giapponese e "Mai dire Banzai"
Il Giappone è tanto lontano e la sua cultura tanto differente da quella occidentale che anche gli avvenimenti che suscitano ilarità sono diversi dai nostri, mentre quelli che fanno piangere e star male, purtroppo, sono gli stessi ovunque.
Tutti ricorderanno la Gialappa's Band e il suo primo spettacolo televisivo "Mai dire banzai", nel corso del quale venivano trasmesse scene dal programma televisivo Takeshi's Castle ("Fūun! Takeshi Jō") dove 100 concorrenti gareggiavano in una specie di "Giochi senza frontiere" , ma con risvolti più cruenti e per noi demenziali; i concorrenti, via via, si sfoltivano fino ad arrivare a affrontare il conte Takeshi (Takeshi Kitano), ideatore del programma che sarebbe diventato poi un famoso regista d'essai, vincendo il Leone d'oro nel 1997, senza che nessuno si accorgesse che era la stessa persona.
Altra trasmissione che il trio della Gialappa's commentava era The Gaman, nel corso della quale, per vincere un premio, alcuni ragazzi si affrontavano in prove estreme che ci facevano più che altro preoccupare per la salute dei poveretti e che ci facevano dubitare della sanità di simili manifestazioni nipponiche. Ad esempio i concorrenti gareggiavano per vedere quanto uno potesse resistere nel deserto coperto dalla lana, oppure chi riusciva a prender peso mangiando insetti o chi resisteva più a lungo senza mangiare o bere, sottoposto alla tentazione di pietanze profumate; in proposito, mia moglie mi conferma tutt'ora che alcune di queste competizioni effettivamente la facevano ridere, magari gli insetti no, ma il resto...
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