Daitokuji il tempio zen preferito dai samurai

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Un complesso di 22 templi zen nella zona nord di Kyoto

Siamo nella zona nord di Kyoto, una zona tranquilla e molto verde, è qua che tra i tanti templi e vestigia del passato troviamo il Daitokuji, uno dei principali templi della setta rinzai, fondato nel 1313 dal monaco Shuho.
Il santuario ha avuto altalenati sorti, fino ad essere distrutto in un incendio nel 1474 durante la guerra Onin che si combatté appunto tra le strade della capitale imperiale.
Il tempio è però stato ricostruito più bello di prima pochi anni dopo col contributo dei mercanti di Sakai. Il Daitokuji è in realtà sia il nome del tempio principale che del complesso monastico che contiene molti sub-templi (22), infatti questo si arricchì di numerose strutture, per tutto il secolo XVI quando divenne punto di riferimento e sepoltura della classe dei samurai che era anche molto vicina alla cultura zen.
Il Tempio acquisì ancor più importanza con lo shogun Oda Nobunaga iniziatore della riunificazione del Giappone e col suo successore Toyotomi Hideyoshi che la portò a termine, ambedue, infatti, frequentarono questi luoghi per meditare e per assistere alla cerimonia del tè, qua infatti nello Soken-in possiamo ritrovare la tomba di Oda Nobunaga.

Il Daisen-in ed il suo meraviglioso giardino giapponese

Varcata una porta monumentale troviamo grandi edifici che sono poi il Daitokuji vero e proprio, e molti altri templi tra cui dobbiamo porre la nostra attenzione al Daisen-in, che è forse il motivo della nostra visita, o quanto meno lo è stato per noi.
Questo piccolo tempietto zen costruito all'inizio del XVI secolo accoglie importanti pitture attribuite al monaco Soami il quale pare essere anche l'architetto del piccolo giardino che è all'interno.
Quando nella bella stagione gli shoji erano aperti il giardino poteva essere contemplato nella sua interezza dalla stanza dell'abate favorendo così la meditazione; questo è forse il giardino zen di epoca Muromachi meglio conservato di tutto il Giappone.
Chiudono la parete di fondo, dove c'è l'angolo, alte rocce che rappresentano le montagne alla cui destra è uno spazio di sabbia pettinata a rappresentare il mare interno del Giappone, mentre alla sinistra dalle pietre pare prendere via un fiume di ghiaia bianca che simboleggia il fluire della vita stessa e che è interrotto qua da un muretto con una finestra, che sta a rappresentare forse le avversità dell'esistenza, questo era stato tolto, ma è stato poi rimesso negli anni '60 del XX secolo dopo studi a proposito che ne dimostravano esistenza e forme.
Otre questo divisorio altra sabbia pettinata del nostro fiume dove due massi che simboleggiano uno la nave del tesoro che segue il flusso, mentre l'altro una tartaruga che va contro corrente, da qua poi la sabbia pettinata trova luogo in uno spazio più grande che rappresenta l'oceano dove sono due collinette (isole?) e un albero del tipo che riparò il Budda quando raggiunse l'illuminazione.
Purtroppo in questo tempio c'è un chiaro divieto di far foto, probabilmente vista la bellezza del posto e gli spazi ridotti si rischierebbero ingorghi umani se ci si mettesse ad immortalare questa vera meraviglia.

Qua giardini zen antichi e "moderni" allietano il nostro viaggio in Giappone

Usciti da qua guardate quali altri templi siano aperti alla visita e magari recatevi al Ryogen-in anch'esso famoso per ospitare un piccole giardino zen, forse il più piccolo in assoluto e un giardino di muschio concepiti anch'essi dal monaco pittore Soami o allo Zuiho-in dove si potevano anche fare le foto, tempio costruito da un samurai cristiano i cui giardini sono stati fatti da Mirei Shigemori, importantissimo architetto di paesaggi del XX secolo noto sopratutto per aver realizzato quelli del Tofuku-ji e dove potete ammirare il giardino della croce, così detto per le pietre messe a questa guisa, così da rievocare il suo antico proprietario battezzato.
Vorrei tornare in questo posto in inverno magari sotto una bella nevicata.

come arrivare
Dal piazzale antistante la stazione di Kyoto prendete il bus 205 o il 206 e scendete a Daitoku-ji-mae. In metropolitana linea Karasuma, scendere a Kitao-ji e poi una passeggiata andando verso ovest.
orario
In inverno dalle 9 alle 16,30 mentre nel resto dell'anno dalle 9 alle 17

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