I templi zen a Kamakura

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Qua nacque la cultura degli antichi samurai

Se col Treno scendete a Kita Kamakura, a nord della cittadina, andate all'ufficio turistico fatevi dare una mappa e da qua andate alla scoperta della zona nord di quella che fu la capitale shogunale dal 1185 al 1333, cioè finchè riuscirono a tenere nelle loro mani il potere gli appartenenti al clan Minamoto (Genji) che avevano vinto la famosa bataglia di Dan-no-ura e che qua avevano costruito la loro roccaforte; per me che sono uno storico come formazione la vicenda è entusiasmante, ma lascio a voi un approfondimento così da non essere prolisso.
La città non tentò certo di rivaleggiare con Kyoto o con l'antica Nara come capitale intellettuale, ma la classe samurai di cui era figlia ne fece la culla della filosofia buddista zen arrivata dalla Cina in quel periodo.

La culla della filosofia zen

Ci sono 5 templi zen a Kamakura che raffiguravano lo schema cinese delle 5 montagne(Gozan) cioè 5 templi in ordine d'importanza, schema che fu appunto inaugurato a Kamakura ed esportato poi anche a Kyoto, dove ad esempio il tempio numero uno era il Nanzen-ji.
La nostra passeggiata dalla stazione Nord di Kamakura va ad incontrare subito l'Engaku-ji, che era il tempio due di questo schema, luogo sorto per commemorare i soldati morti in difesa del Giappone nel primo tentativo di conquista da parte di Kubilai Kan (secolo XIII) e come luogo dove si potesse pregare per la sorte delle milizie che difendevano il paese nel secondo succesivo tentativo di invasione mongola.
Dell'antica struttura rimane ben poco, molti templi antichi a Kamakura sono andati persi a causa di incendi come in questo caso, anche perchè i tetti qua erano in paglia per praticità militaresca e maggiore semplicità e quel che non è andato in fumo è stato buttato giù dal terribile sisma del Kanto del 1923.
Oltre ad un porta del XVIII secolo è un'antica campana la più grande della città.

Una bella passeggiata nell'antico Giappone

Proseguendo, non troppo lontano giungiamo al Tokei-ji, tempio in cui le donne dopo tre anni di frequentazione potevano arrivare ad ottenere il divorzio dal marito.
Qua vicino troviamo un altro dei 5 templi zen il Jochi-ji, spettacolare in primavera quando i suoi giardini si colorano per i bellissimi fiori e per il suo tipico ingresso coperto di muschio.
Dappresso a questo ci imbattiamo nel piccolo tempio Meigetsu-in o tempio delle Ortensie, che ha origini nel periodo Muromachi, (XV secolo), ed era parte di un complesso maggiore, smantellato dalla repressione del culto buddista voluta nell'epoca Meiji in favore dello Shintoismo, da qua proviene la bellissima Statua di Uesugi Shigefusa, fondatore dell'omonimo clan che era lo sponsor del medesimo tempio e che è tesoro nazionale, oggi la potete ammirare al museo di Kamakura.

Il tempio dove nacque lo zen giapponese

Continuando a camminare per quella che è poi la strada principale di Kita-Kamakura si arriva al Kencho-ji, il tempio numero uno dei 5 zen, questo risale al 1253 ed era composto da ben 49 templi minori danneggiati da tanti incendi, ma le fedeli ricostruzioni di epoca comunque antica fanno di questo una struttura molto affascinante, siamo nel primo tempio zen del Giappone, qua il monaco Rankei Doryu chiamato dalla Cina stette quel tanto che basta per insegnare i modi dello zen, e da qua derivano gli insegnamenti architettonici poi applicati ovunque in Giappone, sia sui templi preesistenti che in quelli a venire.
Le cose da vedere sono diverse, dalla grande porta Sanmon, costruita nel XVIII secolo con donazioni da tutto il Giappone, la leggenda vuole che un Tanuki, un tasso, aiutasse nella raccolta dei fondi e poi si trasformasse in un monaco. Più oltre vediamo la sala del Budda, al cui interno invece di Budda troviamo la statua del Bodhisattva Jizo protettore dei bambini, dei viaggiatori e più in generale dei morti.
Oltre la porta Karamon troviamo il giardino zen, bellissimo, al cui interno è un laghetto la cui forma è l'ideogramma Kokoro che significa mente.
Spesso nelle guide troverete Kamakura come una gita di un giorno da Tokyo, ed in un giorno riuscirete sicuramente a vistare alcuni dei siti principali, ma se potete ritagliatevi almeno una notte da passarvi, le cose da vedere sono tante e servono un paio di giorni per visitarla, correre non è certo molto zen.

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