Il Matrimonio tradizionale giapponese

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

In Giappone ci si sposa all'occidentale

Nozze in Giappone

L'atto del matrimonio di per sé in Giappone è la compilazione di un foglio, un contratto, che va firmato e timbrato dai due contraenti e da un testimone, consegnato al comune, anche solo uno dei due potrebbe andare a dare questo documento, ma ovviamente a questo se uno vuole possono essere accostati tutti i festeggiamenti ed i riti che uno desidera.
I Giapponesi amano molto le mode ed uniformarvisi quindi ad un certo punto dall'occidente è arrivata la moda di sposarsi all'occidentale in chiesa, sono sorte così chiese non consacrate dove celebrare il rito come vediamo più o meno da noi, o comunque nei film americani, che alla fine spesso sono memoria collettiva di molti abitanti del pianeta. In Giappone mi è capitato un tante di volte di vedere appunto l'uscita degli sposi da una chiesetta costruita all'uopo con i due vestiti all'occidentale e così come tutti gli invitati.
Questo trend nel 2005 vedeva addirittura il 74% dei matrimoni celebrati in chiesa, contro solo un 8% che sceglieva il tradizionale tempio; la cosa si è modificata un po' ultimamente osserviamo così un 64% di sposalizi realizzati in chiesa contro un 16,7 al tempio, anche perché la tradizione nipponica è molto bella; le percentuali rimanenti spesso non fanno seguire nessun rito, ma magari solo un pranzo, o una festa.

Matrimonio shintoista bellissimo rito della cultura giapponese

Nozze in Giappone

Oggi parliamo del matrimonio tradizionale giapponese che viene celebrato al tempio shintoista.
Nella tradizione nipponica più antica il matrimonio si celebrava in casa, gli sposi spesso nemmeno si conoscevano, un sensale (Nakodo) aveva fatto da tramite tra le famiglie ed attorno ad un tavolo sedavano gli interessati con in mezzo il mediatore (nulla di molto diverso di ciò che accadeva da noi nel passato).
Un altra volta, magari, potremmo anche parlare dei matrimoni combinati in Giappone che ancora permangono con percentuali più alte di quel che si creda.
L'uso codificato del matrimonio al tempio shintoista pare essere relativamente recente, risalendo, infatti, alle nozze imperiali del principe, l'imperatore Taisho (il padre di Hiroitho) che appunto si sposò con il rito shintoista in un tempio.
Seguendo la falsa riga di questo anche le persone del popolo iniziarono a volersi legare con il medesimo cerimoniale, i primi a perpetrarlo furono i sacerdoti del Tokyo Daijingu, il rito è pressapoco questo: entrano i due sposi, seguiti dalla Miko (che è una giovane donna che lavora presso il tempio), poi segue il nakodo, i genitori dello sposo, quelli della sposa e poi le famiglie prima quella del marito poi quella della moglie e alla fine il sacerdote shintoista il Saishu. L'officiante si inchina, tutti si alzano in piedi, dichiara i nomi degli sposi, questi bevono da una piccola tazza del sakè, prima il marito poi la moglie, in tre sorsi, poi continuano sorseggiando da una tazza più grande al medesimo modo ma, partendo e chiudendo con la moglie e alla fine da una grande tazza tre bei sorsi la devono finire partendo dallo sposo (così brilli trovano il coraggio di sposarsi, se mi permettete un commento per sorridere).
Se ci fossimo sposati in Giappone io e mia moglie Yumiko avremmo dovuto bere acqua fresca, perché lei è completamente astemia e sarebbe svenuta se avesse bevuto del sakè.
Di seguito lo sposo fa le promesse in nome di entrambe, il sacerdote dona una fronda di camelia giapponese, sakaki, pianta che sancisce il confine tra i Kami e l'umanità, segue, ormai lo scambio degli anelli, dopo di che gli sposi fanno due inchini, battono le mani 2 volte, un altro inchino e poi fanno passare di mano in mano la verde frasca che sancirà l'unione tra tutti i membri della famiglia.
A questo punto il sacerdote shintoista congeda tutti e i festeggiamenti finiscono a tavola come nel resto del mondo.

Kimono per le nozze alla giapponese

Nozze in Giappone

Gli abiti tradizionali per questa occasione, che risalgono a tempi antichi, sono molto belli, per capirsi sono sempre dei kimono, ma speciali, la sposa indossa in genere lo shiromuku un kimono bianco sormontato da un copricapo lo tsunokakushi, il vestito di taglio particolare, bellissimo, era usato per il suo simboleggiare la purezza anche in altre occasioni, nella vita della donna, per la nascita dei figli e nel momento della morte, o anche nel tragico seppuku (il suicidio rituale giapponese).
Altro abito tradizionale è l'iroucikake, un kimono da sposa colorato anch'esso sormontato dal tipico copricapo. Il cappello ha un significato particolare, serve a coprire le corna che la donna ha per il mito nipponico di natura, corna che simboleggiano uno stato diabolico della femmina, che con lo tsunokakushi si doma nelle sue manifestazioni di rabbia e gelosia, rendendo la sposa ubbidiente e sottomessa al marito (nel passato remoto). I genitori degli sposi possono indossare il kimono, ma anche eleganti abiti occidentali ,così come, del resto, gli invitati.
Quanto costa sposarsi al tempio? Diciamo che un offerta ai Kami parte da ¥100.000 circa e poi vengono spesso venduti pacchetti che comprendono noleggio abiti, tempio, officiante tamagushi, trucco e parrucco a partire da un minimo di ¥300.000 a salire a seconda della bellezza dell'abito.
Io e Yumiko ci siamo sposati in Italia nel bel palazzo comunale della nostra città e lei aveva un abito da sposa occidentale, semplice, classico e sulla testa non aveva altro che non dei petali di rosa bianca ed infatti è tutto meno che obbediente. Noi quando ci siamo sposati, dopo dieci anni di vita assieme, lo abbiamo fatto in Italia, in modo molto semplice ed i Giappone abbiamo tenuto un piccolo ricevimento preferendo investire in un bel viaggio ad Ishigaki le spese "cerimoniali"...

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