Storia Giapponese: Periodo Azuchi-Momoyama (seconda parte)

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Toyotomi Hideyoshi il riunificatore del Giappone

Hideyoshi è di umilissime origini contadine e proviene dalla stessa zona di Oda Nobunaga del quale è servitore e di cui, la leggenda narra, si ingraziasse le simpatie risolvendogli una noia, cioè il problema delle scarpe fredde...che riscaldava mettendosele in grembo...così sale rapidamente la scala gerarchica militare, diviene uno dei generali dello shogun e manifestando abilità è impegnato nella conquista dell'occidente quando quest'ultimo è ucciso da Akechi Mitsuhide. E' così che Hideyoshi si appresta a far la pace con tutti gli altri samurai e a mettersi alla caccia dell'assassino, che sconfigge facilmente, inserendosi poi nella lotta alla successione del potere appoggiando il nipote di Nobunaga che, grazie alla sua forza militare, riesce ad imporsi sugli altri; in pratica, però, è lo stesso Hideyoshi ad avere in mano le redini di tutto il paese su cui comanda dall'imponente castello di Osaka, che si è fatto edificare in tre anni utilizzando 100.000 uomini.

La società del Paese del sol levante muta e si "immobilizza"

Nel frattempo Hideyoshi ha uno scontro, che non vede vincitori né vinti, con un altro importate samurai feudatario di Nobunaga, Tokugawa Ieyasu; questi è da lui messo a capo del grande feudo del Kanto, che era stato degli Hojo, così da gratificarlo ed allontanarlo da Kyoto. La città, intanto, rimane il fulcro politico dello stato anche grazie ad una politica di rafforzamento dei poteri che ruotano attorno alla corte e che vedono il reggente del Giappone comandare con investitura imperiale. Egli assomma su di sé cariche dal 1585 ed ottiene il cognome di Toyotomi, mentre, per le sue origini umilissime, non volle ( non potè)mai per sé il titolo di shogun accettando quello di kanpaku e, negli ultimi anni, quello di Taiko (cancelliere).
Il Giappone, sotto Toyotomi Hideyoshi, subisce (sebbene lui stesso avesse scalato la società tutta) una rigida imbalsamatura sociale; è infatti adesso che si legano i contadini alla terra e viene loro, addirittura, proibito il possesso della spada (katana gari, caccia alle spade) mentre ai samurai è negata la possibilità di fare altro se non il soldato.
Il Giappone viene suddiviso in circa 200 feudi a capo dei quali sta, appunto, il daimyo che comanda su territori di dimensioni variabili, dove sorgono castelli nei quali risiedono samurai che sono alle sue dipendenze e che raccolgono le tasse dai contadini che pagano un quantitativo di riso calcolato sulla produttività del terreno e non sull'estensione; questo sistema di tassazione prende il nome di kokudaka, da koku che è l'unità di misura adottata per il riso, circa 180 litri, che era la quantità presunta che dovesse in un anno consumare un uomo.
Toyotomi Hideyoshi è in pratica il feudatario che ha il feudo più grande e produttivo, è un fine politico, un mediatore, oltre ad un abile stratega e guerriero ed è una delle figure più importanti della storia del Giappone.

Le missioni cattoliche giapponesi vengono bandite da Toyotomi Hideyoshi

Nel 1592, nel tentativo di tenere a freno le mire espansionistiche dei guerrieri feudatari, tenta la conquista della Corea, da cui, secondo progetti più ampi, sarebbe dovuta partire l'occupazione della Cina e successivamente dell'India; il progetto avrebbe dovuto distogliere i samurai dalle lotte intestine...un po' come si fece in Europa dal XI secolo con le crociate...Toyotomi Hideyoshi ha con gli europei un atteggiamento, in primo momento, collaborativo, visto che commercia alacremente con i Portoghesi a cui affida l'esportazione dell'argento giapponese dalla quale ricava bei guadagni personali.
La fine, però, che avevano fatto le Filippine sotto gli Spagnoli, che erano entrati come missionari ed erano rimasti come dominatori dal 1565, e la ritrovata unità nazionale fecero sì che si interrompessero bruscamente i rapporti con gli europei. Fu così che, non solo, furono mandati via i missionari, ma anche il cristianesimo fu messo al bando dal 1587 grazie ad un suo personale editto (anche se fino ai primi decenni rimase un certo proselitismo) ; il fatto culminò nel martirio a Nagasaki di 26 tra missionari europei e giapponesi che furono crocefissi e finiti a colpi di picca...
La morte che lo coglie, però, nel 1597 pone fine ad ogni progetto espansionistico e vede il Giappone, pian piano, chiudersi in sé stesso.

L'arte sfarzosa dei parvenu decora il Giappone di fine XVI secolo

Toyotomi Hideyoshi aveva certamente dei complessi di inferiorità che derivavano dalle sue umilissime origini, ma sapeva apprezzare la cultura raffinatissima che si era venuta a formare nel paese del sol levante, essendo lui stesso divenuto maestro della cerimonia del Tè e uno dei più grandi sponsor dei monasteri zen di Kyoto.
Questo periodo storico artistico (detto Momoyama) subisce sopratutto nelle costruzioni nate per diretto volere del reggente imperiale che come contrasto alle sue umili origini aveva il gusto del grandioso e stupefacente, vede a caratterizzarlo un grande fulgore di intagli, colori e dorature che decorano edifici e templi e, se vorrete immergervi in questo momento storico, a Kyoto, avrete tante opportunità di visita a partire dal Nishi Hongan-ji costruito per volere dello stesso Toyotomi Hideyoshi e decorato dai fratelli Kamo che da qui in avanti sarannno i maggiori decoratori dei potenti.
Tra le altre opere a testimonianza di questo momento storico non vanno dimenticati il Kodai-ji, che era la dimora di sua moglie e il tempio Daigo in cui si inserì nel giardino che vi progettò la pietra che simboleggia l'unità del Giappone tempio e che era il suo prediletto tanto è vero che, nei portali d'ingresso, era stato inciso il suo stemma di fronte al quale anche l'imperatore, per passare, si doveva inchinare.

Filosofia zen e cerimonia del tè a sostegno della politica giapponese

Una storia a parte ed una tappa imperdibile a Kyoto per rivivere quegli antichi periodi è il complesso del Daitokuji dove Toyotomi Hideyoshi con con Nobunaga, affinava la sua cultura zen e luogo che mi costringe ad aprire una aprire un breve digressione.
E' infatti qua che lo shogun degli Oda con il suo più valente generale frequentavano Sen no Rikyū, uno dei personaggi più importanti della filosofia zen e colui che aveva raffinato lo stile della cerimonia del tè, oltre ad essere consigliere e mediatore diplomatico per conto dei nostri potenti, se non che, forse solamente per contrasti stilistici inerenti la cerimonia, che il maestro voleva sobria, mentre Toyotomi desiderava sfarzosa, o forse perchè quest'ultimo si era invaghito di una delle figlie di Sen no Rikyū che tra i due calò il gelo...fino a che Hideyoshi non gli intimò di fare il seppuku (il suicidio rituale).

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