Olimpiadi di Tokyo 2020 (senza pubblico)

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Olimpiadi in Giappone a porte chiuse

Nuovo Stadio Olimpico, Tokyo

Nei giorni appena passati è stato deciso da parte del governo giapponese di far disputare i Giochi olimpici a porte chiuse, almeno a Tokyo dove ci sarà il clou delle gare, e nelle prefetture limitrofe, dove per l'aumento dei casi di Covid e la comparsa di alcuni casi di famigerata variante delta è stato di nuovo messo lo stato di emergenza. Fino ad allora ci si era limitati a dire che potevano accedere agli stadi solo coloro che erano già precedentemente in Giappone (cioè cittadini nipponici e stranieri residenti), anche perché molti eventi, ad esempio le partite di baseball, vedevano il pubblico negli spalti. Questa cosa ha sortito in Italia due reazioni, quella dei media, che senza dire nessun numero parlano per giustificare la decisione di un'impennata dei casi e di quanto il Giappone sia indietro nei vaccini, e quella di coloro che hanno detto che non è pensabile disputare le Olimpiadi senza pubblico, anche perché si visto è da poco uno stadio di Wembley con 70.000 persone dentro, a meno che in Giappone la situazione non sia ben più grave che qua in Europa.

I numeri della pandemia in Giappone a confronto

Alla luce di tutto questo anche noi vorremmo esporre il nostro pensiero, soprattutto dopo aver ascoltato delle cronache, da parte di una teoricamente seria giornalista, che paghiamo con il canone televisivo e che è inviata a Pechino, e che del Giappone forse sa solamente dove è geograficamente, che ci hanno (a me e Yumiko) fatto saltare sulla sedia nelle quali veniva detto testualmente che il Giappone era in ginocchio per la pandemia, quando le sarebbe bastato fare una telefonata in ambasciata o scomodarsi a leggere un giornale giapponese per sapere che il Sol Levante mai si è fermato in questi due anni e mai vi stato fatto nessun look down, tanto meno adesso, e forse avrebbe visto che teatri e cinema hanno spettatori, così come molti eventi e che questo rifiuto del pubblico alle gare olimpiche è dettato da un eccesso di zelo nipponico sospinto dall'opinione pubblica contraria a fare eventi intercontinentali in questo momento.
Quindi adesso andiamo a leggere i numeri "dell'impennata" di cui parlano i media con toni catastrofici facendo intuire a chi legge o ascolta una situazione da "peste manzoniana" sinceramente inesistente, ricordiamo, sempre per fare un veloce raffronto, che l'Italia ha sessanta milioni di abitanti ed il Giappone ne ha ben più del doppio.
Se andiamo a vedere i dati più prossimi che si leggono dalle fonti alla data di oggi che scriviamo 18 di luglio 2021 possiamo sintetizzare nelle tabelle che seguono alcuni numeri.

# Italia Giappone Inghilterra
Positivi 3.121 3.103 54.674
Tamponi 244.797 37.451 1.177.716
Terapia intensiva 162 378 551
Morti 13 3 41

Fortunatamente in tutte e tre le nazioni citate coloro che sono risultati positivi al Covid in questo periodo sono in grandissima percentuale paucisintomatici o asintomatici ed a casa in quarantena, mentre gli ospedali continuano ad essere quasi vuoti (in questo momento in Giappone viene utilizzato il 18% dei posti letto Covid). La voce che abbiamo catalogato terapia intensiva in Italia ed Inghilterra sono pazienti attaccati ai ventilatori per respirare, mentre in Giappone leggiamo che annoverano in questa voce sia le persone intubate che coloro che pur gravi al momento non hanno bisogno di una ventilazione artificiale.

# Italia Giappone
Totale vittime 127.864 15.049

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 nel Sol Levante

Letti i numeri allora la domanda sorge spontanea, ma se Wimbledon e Wembley a Londra e l'Olimpico a Roma avevano il pubblico perché il Giappone non si riapre al mondo, spettatori olimpici compresi? Forse perché non hanno ancora vaccinato nessuno, come dicono i media italiani? Sì, sono partiti in ritardo, in grande ritardo perché i politici giapponesi sono macchinosi nel risalire la burocrazia del Mikado e così prima di dare il via c'hanno messo tre mesi in più rispetto agli altri del G7, ma in ogni modo adesso stanno marciando a un buon ritmo e così per chiarire le notizie dei TG mettiamo questo specchietto.

# Italia Giappone
Totale vaccino 61.102.987 69.127.476
Ciclo completo 49.55% 21.2%
Una dose 61.5% 33.2%

Non sappiamo se voi lettori, come noi, non sapevate che in Italia la percentuale dei vaccinati è calcolata sul totale della popolazione dai 12 anni in su, non essendo vaccinabili coloro che sono più piccoli, mentre il dato giapponese è preso dagli 0 in su, visto che là calcolano che anche un bambino che contrae il Covid-19 può essere veicolo di contagio.
Con questi dati davanti agli occhi si vede come effettivamente i numeri sono ancora bassi, anche se considerando i governi metri differenti su cui calcolare le percentuali dei vaccini impartiti, le cose si ridimensionano un po' essendo la fascia dagli 0 ai 12 anni in Giappone circa il 10% della popolazione (circa 12.000.000); alla luce di tutto questo ci chiediamo, ma i media quando parlano di Giappone sono minimamente informati? Sono in mala fede per seguire una linea editoriale terroristica a 360°? A noi, però interessa la domanda che vi sarete fatti tutti, ma perché allora le Olimpiadi a porte chiuse?

Proviamo a capire perché i Giapponesi non vogliono più le Olimpiadi

Il governo giapponese e il comitato olimpico a dire il vero gli spalti vuoti non li volevano, il primo ministro Suga men che meno, aveva tentennato tanto nel prendere decisioni di ogni tipo, ma ormai aveva deciso in modo salomonico in confini chiusi (che per ora avevano arginato in qualche modo il nuovo coronavirus) se non per atleti e staff (che devono stare confinati tra villaggio olimpico e sedi delle competizioni) e stadi aperti per chi vive in Giappone, ma man mano che il 23 luglio si avvicinava (che è il giorno della la cerimonia di apertura) molte persone manifestavano con petizioni e striscioni in piazza contro quest'evento, che fu così tanto voluto ed atteso nel recente passato da tutto il popolo del Sol Levante, per timore che l'arrivo di persone da tutti i paesi del mondo, anche da quelli che non hanno avuto neppure accesso alla vaccinazione, facesse esplodere il nuovo coronavirus in modo esponenziale in tutto il Sol Levante, tanto che anche l'Imperatore, che mai parla, o quasi, si è fatto scappare in una nota che era preoccupato e magari era meglio se si ascoltava la gente...
Per capirne di più leggiamo in un sondaggio di opinioni realizzato a fine giugno 2021 dalla Japan Trend research su un campione di 2500 persone cosa si pensi in Giappone riguardo il disputare i giochi a Tokyo.

  • Favorevoli alle Olimpiadi di Tokyo?
    • Si...40.4%
    • No...59.6%
  • Ti interessano le Olimpiadi in generale?
    • Si..........26.9%
    • Abbastanza..31.1%
    • Non molto...19.2%
    • No..........22.8%
  • Guarderai le Olimpiadi di Tokyo in TV?
    • Si...52.8%
    • No...47.2%

Andando poi maggiormente nello specifico e domandando a coloro che si si sono detti in passato interessati alle Olimpiadi, ma che non guarderanno questa edizione che si realizza nel proprio Paese leggiamo svariate motivazioni di cui tante davvero "molto giapponesi" tra cui:

  • Il Nuovo Corona virus ancora non è sconfitto nel mondo, quindi non si può nemmeno godere di questo evento.
  • Sono stati cancellati molti eventi, tra cui molti pensati per i bambini e quindi non è possibile gioire solo per le Olimpiadi.
  • Atleti e staff potrebbero ammalarsi in Giappone e poi portare con sé il virus nei paesi di origine e di ciò. sarei molto triste.
  • É meglio evitare, così da non far pesare eventualmente sugli ospedali dei focolai da Olimpiadi.
  • Visto che alcuni campioni non verranno i giochi saranno falsati.
  • Con tutte le limitazioni in atto si perde lo spirito olimpico fatto anche di scambi culturali.
Japan Trend Research

Il pensiero di viaggiappone sulle Olimpiadi in Giappone

Viaggiappone e le Olimpiadi di Tokyo 2020

Da parte nostra, analizzando quanto sta succedendo, vogliamo aggiungere che un vero Giapponese basa la buona riuscita del tutto su una scrupolosa preparazione degli eventi ed una collaborazione tra tutti, al fine di annientare ogni imprevisto, ogni rischio, quindi davanti a qualcosa di sconosciuto e non controllabile come un virus e/o uno straniero che è un po' più indisciplinato di un giapponese medio (Yumiko leggendo le news dal web nipponico mi riporta svariate "evasioni" da parte di atleti e staff al seguito che non ci stanno al confinamento) la reazione è : "meglio chiudere i battenti, tanto ci siamo abituati a vivere a modo nostro ed a prescindere dagli altri", e, poi, questa apertura degli ultimi anni, che era culminata nel fenomeno del turismo di massa forse è stata solo l'ennesima della storia giapponese a cui, sempre, erano seguite nei secoli altrettante chiusure.
E poi i Giapponesi lo sanno tutti hanno molti pregi, sono precisi, educati, e puliti, come i loro treni, ma non brillano in elasticità mentale, se una cosa è così è così per tutti, senza eccezioni, e quindi se durante le Olimpiadi nella zona di Tokyo siamo in stato di emergenza, e si consiglia di non vendere alcolici dopo un certo orario o di chiudere bar e ristoranti alle 20, se i matsuri (le feste popolari) sono cancellati, nella logica nipponica anche le Olimpiadi dovevano esserlo, oppure, se le volete fare, le fate da soli, chiusi, ed atleti e staff debbono seguire una specie di isolamento, e non importa che fossero i giochi sacri a Zeus e nell'antichità si fermassero le guerre per disputarle... ma d'altronde prima di oggi mai davanti ad un virus (nemmeno per epidemie ben più letali) il mondo si era fermato.
Non era davvero il momento migliore per fare i giochi olimpici nel Sol Levante, magari in Europa ci sarebbero stati con stadi mezzi pieni come per gli appena trascorsi campionati di calcio, magari in altre parti del mondo lo spirito olimpico avrebbe fatto prendere qualche rischio calcolato, anche se vogliamo proprio vedere se tutti sarebbero stati zitti all'arrivo di gente da tutto il mondo (anche da paesi estremamente poveri dove non sono stati vaccinati nemmeno gli atleti), ma non nel Sol Levante, dove esiste un solo modo di vedere le cose e non due o tre come siamo abituati noi da sempre e dove il bicchiere è sempre culturalmente mezzo vuoto. Tante altre poi sarebbero le cose da aggiungere, ma per i tempi medi di lettura di un post sul web sono andato ben oltre...

Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
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