La timida riapertura del Giappone al turismo

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Ancora non vediamo una vera riapertura del Sol Levante

Giappone durante corona virus

E' da un paio di mesi che si sente parlare di riaperture reali al turismo anche in Giappone, dopo le precauzioni prese per limitare la pandemia, si perché il Paese del Sol levante è rimasto sprangato agli ingressi dall'estero fino ad ora ed anche oggi lo è di fatto.
Se pian piano questo 2022 ha visto prima ripartire la concessione di nuovi visti di studio o lavoro, praticamente il libero accesso che esisteva prima, e che hanno i Giapponesi verso il resto del mondo (quasi tutto), è interrotto.
Anche difronte a nuove riaperture al turismo che si sono viste in queste ultime settimane possiamo tranquillamente affermare che il flusso turistico internazionale verso il Sol Levante è ancora di fatto chiuso.
La fine del mese di maggio ha visto una prova generale e 50 persone da 4 paesi del mondo (USA, Australia, Thailandia, Singapore) sono state fatte entrare, mandate in giro dopo una serie di test all'ingresso sotto la sorveglianza di guide che non dovevano mai perderle di vista, suddivise in una serie di sottogruppi. Ad un certo punto il gruppo che era nella prefettura di Oita ha riscontrato un caso positivo al Covid-19... e tutti sono stati messi in quarantena preventiva.
Nel frattempo il primo ministro giapponese si è fatto un giro in Europa (a fine maggio), è venuto in Italia, poi in Gran Bretagna e sia Draghi, che Johnson gli hanno detto di applicare le regole di reciprocità e riaprire il Giappone al mondo così come hanno fatto gli altri. Davanti al mondo che schiude i battenti con sempre meno restrizioni dettate dalla pandemia, anche il Paese del Sol Levante si è voluto presentare allora con un barlume di riapertura davanti all'estate del 2022, senza concedere, però, un ingresso a tutti i viaggiatori, ma solo a chi voglia visitare la nazione del Mikado in un tour di gruppo ed alle condizioni dettate dallo stato nipponico...

Troppe regole per ripartire alla scoperta del Giappone

Giappone durante corona virus

Così dal 10 giugno si è iniziato a parlare di riapertura, a pubblicizzare viaggi in Giappone, ed a noi sono arrivate domande sui nostri tour, e così abbiamo dovuto rispondere: "Sì c'è stata una riapertura, ma a condizioni che ci fanno dire di no!"
Andiamo a vedere quali sono le regole da rispettare allora per realizzare una vacanza in Giappone.

  1. La compagnia organizzatrice deve essere registrata in Giappone e deve essere responsabile dei partecipanti.
  2. Il programma del tour deve essere deciso in anticipo e quindi comunicato prima dell'arrivo.
  3. L'accompagnatore deve accompagnare tutti i partecipanti dall'ingresso in Giappone alla partenza, sempre.
  4. I partecipanti devono provenire da paesi a basso rischio Covid connotati dal colore blu
Noi lavoriamo con un tour operator che ha sede a Tokyo, quindi il primo punto era preso, ma che gli organizzatori debbano essere responsabili del comportamento dei partecipanti non è una cosa plausibile.
Il secondo punto poi aggiunge rigidità eccessiva al viaggio che tal volta deve essere per forza di cose leggermente modificato, ma avremmo fatto di necessità virtù.
Poi quando al punto tre leggiamo che gli accompagnatori devono essere sempre (sempre!!) presenti dall'inizio alla fine del viaggio senza lasciare libertà ai partecipanti quindi di esplorare un po' liberamente, ci siamo detti che non era pensabile, né per i partecipanti, né tanto meno per noi.
Per l'ultimo passaggio poi l'Italia, per adesso è un Paese blu negli schemi nipponici... speriamo ci rimanga, ma non è detto con i numeri in crescita.

Stretto controllo e mascherina obbligatoria quasi ovunque per i turisti nel Sol Levante

Giappone durante corona virus

Andando poi nel dettaglio si legge che l'accompagnatore (o il pastore?) dovrà vigilare sul comportamento dei partecipanti: vicinanza interpersonale, che si indossino le mascherine e non si parli a voce alta, in certe occasioni soprattutto dove c'è una concentrazione di persone. Allora uno si domanda, ma dicono sul serio? Davvero uno deve stare sempre sempre sotto controllo e così si legge anche che solo in alcuni casi i partecipanti potranno godere di una minima libertà dagli accompagnatori (come è umano lei):

  1. Negli onsen , e nei loro spogliatoi.
  2. Durante un trekking, dove si può stare a paio di due metri di distanza.
  3. In condizioni in cui prima di allontanarsi dalle guide ed essere stati ben redarguiti sui modi da tenere si possa essere sempre in contatto con gli accompagnatori e raggiungibili rapidamente.
Quindi anche entrando nello specifico si vedono rari spiragli di libertà per il partecipante... se non se è nudo alle terme o in condizioni di solitudine... sennò deve essere sempre controllabile. Una modalità che metterebbe l'accompagnatore in un ruolo antipatico, di controllore e censore di persone che pagano per una vacanza.
Riguardo le mascherine leggiamo che i partecipanti devono indossare una mascherina sempre (anche all'aperto e nonostante il caldo asfissiante dell'estate giapponese), ma ci sono anche qua delle eccezioni che fanno sorridere un non giapponese:
  1. Se si fa il bagno.
  2. Se si va canoa o si fa un trekking, o se si raccoglie la frutta o se si è pressoché da soli a camminare.
  3. La mascherina ovviamente va tenuta in luoghi chiusi come musei o centri commerciali, ma assieme ad essa è raccomandato il silenzio.
Anche qua per esperienza abbiamo riscontrato l'impossibilità di far rispettare questi ultimi dettami ad un gruppo se non arrivando a spiacevoli momenti di scontro, per un qualcosa che crediamo esagerato anche noi.

Regole troppo stringenti per realizzare viaggi in Giappone nel nostro stile

Giappone durante corona virus

Per mangiare allora tutti si domanderanno come si potrà fare allora? Che regole seguire?
In linea di massima tutti i partecipanti al viaggio devono mangiare sempre nello stesso posto (che il gruppo deve essere controllato dalla guida) e di volta in volta si devono redarguire nuovamente i viaggiatori ricordando tutto il da farsi: mani pulite, distanza interpersonale e soprattutto di stare "zittini" (che non si parla con la bocca piena!). Pensate, poi, che nei consigli dati dalle autorità alla popolazione per consumare i pasti, c'è stato anche quello di spostare la mascherina dalla bocca solamente nell'atto di introdurre il cibo! Quindi, tornado a noi, per ora devono essere tour con pranzi e cene non liberi. Per noi invece un valore aggiunto al viaggio era consigliare ristorantini, anche piccoli, dove il gruppo non potrebbe entrare nella sua interezza, economici, ma di qualità, dove poter gustare la vera cucina giapponese, dando la libertà della scelta dei cibi e del budget da spendere, oltre alla libertà di esplorare i dintorni.
Si legge poi, tra le altre cose, che negli spostamenti e nei ristoranti gli accompagnatori devono sapere dove siedono i singoli partecipanti (qua siamo arrivati oltre i capelli dritti)...
Anche se si specifica che non è obbligatorio (ma consigliato) preassegnare i posti nei mezzi di trasporto, facile se è un bus privato, ma impossibile farlo in un viaggio come i nostri dove si usano i mezzi pubblici e così sarebbe molto complicato in un autobus a Kyoto o in metropolitana a Tokyo, per l'accompagnatore ricordare dove tutti si siedono (in bocca al lupo), e così anche per i posti al ristorante, in modo da risalire a eventuali contatti prolungati e pericolosi davanti all'insorgere di un caso di Covid-19.
Il tutto con la raccomandazione di far rimanere vicini soltanto i contati stretti dei partecipanti e non far mischiare il gruppo tra sé (che bellezza!). Questo con le distanze, una costante igiene delle mani e l'uso continuativo delle mascherine dovrebbero limitare (o quanto meno circoscrivere) le infezioni da Coronavirus.
Ovviamente poi se ci fosse davvero un positivo nel gruppo il tour operator deve accertarsi che sia rispettata la quarantena in luogo specifico, e ovviamente che si faccia tampone a tutti i contatti.
Con questi presupposti abbiamo deciso di aspettare tempi migliori per far passare una vacanza in Giappone a chi ha la curiosità di seguirci.

Regole e non consigli per i turisti internazionali che arrivano in Giappone

Giappone durante corona virus

Forse chi legge sa già che la costituzione giapponese protegge i sudditi del Crisantemo da ogni obbligo formale, così non è stato imposto un lockdown, non sono state imposte mascherine, non sono stati imposti vaccini (tanto che non è richiesto certificato vaccinale per accedere adesso, ma "solo" tampone molecolare realizzato entro 72 ore dalla partenza a carico del viaggiatore), ma tutto è stato fatto con quello spirito di ubbidienza di gruppo che contraddistingue la popolazione nipponica, allora perché tutte queste imposizioni, regole obblighi per un viaggiatore straniero?
Questo perché i Giapponesi sanno bene che quello che è consigliato e non obbligato da loro viene eseguito più o meno da tutti, mentre uno straniero, un gaijin (un esterno/estraneo) oltre a puzzare (noi europei godiamo di questa fama dal tempo dei missionari portoghesi del XVI secolo), per sua natura contravviene ogni regola appena possibile... quindi se dobbiamo riaprire ai non Giapponesi, devono aver pensato, lo faremo alle regole nostre, dettando stavolta anche obblighi, perché siamo Giapponesi e vogliamo prevenire tutti i rischi , calcolare tutte le variabili (cercano di farlo per ogni minima cosa figurati adesso) ed uno straniero curioso non può vagare come crede, che sennò il Covid corre con lui.
Poco conta se allora per adesso verrà poca gente (tanto è questo il risultato che volevano ottenere per adesso), visto anche che così poco incide il turismo internazionale sul PIL del Paese del Sol Levante e a rimetterci è una fetta esigua della popolazione.

Quando potremo ritornare con normalità in Giappone?

Giappone durante corona virus

In ogni modo, però, se all'inizio questa politica di chiusura totale era vista in modo favorevole anche dalla maggior parte della gente che si trovava senza difesa alcuna davanti ad un virus sconosciuto, oggi leggiamo che anche i Giapponesi cominciano ad essere stanchi del proprio aureo isolamento, se non altro perché se non c'è turismo e libertà di movimento degli stranieri verso il Giappone non c'è neppure una richiesta di voli da e verso il Paese del Sol Levante e così anche per i Giapponesi, che vorrebbero viaggiare non esistono più tutte le combinazioni di rotte su cui potevano (e potevamo) contare prima... continuiamo allora a sperare in una rapida normalizzazione, preparandoci a partire, ance se a breve solo come privati cittadini (visto che possiamo Yumiko come giapponese, ed io che scrivo come coniuge chiedendo un visto) superando altri ostacoli che la burocrazia nipponica, che ancora ama timbri e e certificati di carta quando in Italia gli stessi si scaricano da casa in formato digitale, ancora ci riserverebbe.
Sotto trovate le fonti ufficiali da cui abbiamo tratto le informazioni.

Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo Linee guida per l'accoglienza dei turisti stranieri Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo Domande e risposte come "Inizia ad accettare turisti stranieri dopo il 10 giugno"

Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
Viaggiappone è anche cultura e società giapponese nel tentativo di presentare un Giappone reale e al di fuori dei luoghi comuni a chi si è appassionato di questo lontano paese o che lo voglia visitare...

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