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Scritto da dani@viaggiappone.com
Satori: "evoluzione" della società giapponese
In Giappone è stato coniato il termine di generazione satori per i nati tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta, i ragazzi che oggi sono i ventenni giapponesi, così come ci racconta una trasmissione di NHK, che guardava qualche tempo fa Yumichan e sulla quale abbiamo chiacchierato un po', dove esperti e pubblico affrontano il tema dell'evolversi della società nipponica.
Satori in giapponese significa rendersi conto, è il momento in cui nel buddismo zen si raggiunge l'esperienza del risveglio dello spirito, cioè il momento in cui si diviene tutt'uno tra noi e ciò che osserviamo, ed in un certo senso la generazione in esame pare aver raggiunto una sua consapevolezza, sì ma in che termini?
Pare che i giapponesi, noti fin ora per la loro spiccata ambizione e desiderio di primeggiare stiano cambiando un po' il passo, infatti i nati alla fine del secolo scorso non hanno fatto a tempo a godere della grande ricchezza e sensazione di onnipotenza che aveva pervaso le generazioni precedenti che si erano arricchite e che godevano dei proventi del boom economico post bellico culminato in una vera e propria conquista dei mercati mondiali da parte del Paese del Sol levante; ritrovandosi di fatto a crescere in un periodo di perdurante di crisi, che qua è scoppiata con la deflagrazione della famosa bolla economica già negli anni novanta del secolo scorso.
Crisi che non ha mai abbandonato la formazione dei giovani nipponici e che soltanto adesso, pare aver lasciato le isole giapponesi e che quindi ha mutato la percezione della vita da parte di un'intera generazione che ha preso diciamo una maggiore coscienza della realtà delle cose.
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