Diario del mio nono viaggio in Giappone: due gite nel Kyushu

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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Tra le isole dell'ultimo samurai

Il mattino seguente dopo le terme del buon risveglio, come è uso comune in Giappone in hotel del genere, e una buona colazione torniamo a fare qualche scatto dal bel vedere poco distante all'arcipelago Kujukushima che oggi ci appare nella sua bellezza inondato dai caldi raggi del sole di settembre, spediamo a casa il nostro bagaglio (è cosa consueta e poco dispendiosa nel Sol Levante) così da non averlo dietro durante la giornata e chiediamo di utilizzare un'altra direzione di corsa del bus navetta dell'hotel quella che porta fino al porto turistico del Kujukushima Pearl Sea Resort, qua, infatti, abbiamo in mente di salire su un vero finto "veliero" a motore per andare (assieme ad altre decine di di persone) a guardare da più vicino gli isolotti, è una bella giornata e lo spettacolo è davvero suggestivo, chissà se le foto rendono giustizia. Vento e sole e mi scotto il naso, come sempre, e poi rientrati a terra ci convinciamo per andare a vedere l'ultima delle fomese viste sui nostri "scogli". Per andarci Yumiko ha studiato di prendere un'altra navetta, che fa la spola tra le barche e lo zoo privato...da dove con un quarto d'ora di cammino si arriva alla terrazza da cui sono state girate alcune delle le scene del film "L'ultimo samurai".

Fine della gita a Sasebo e rientro a Fukuoka

E' presto ... il bus per tornare poi alla stazione e da qua a casa è dopo un paio d'ore...ci scappa così anche una visita al giardino zoologico..è da quando bimbo, col babbo, sono andato un paio di volte a quello di Roma che non rientro in posto del genere, che è meno peggio di quel che credevo...anzi alcuni animali pare stiano bene davvero, mentre un leone, solo solo e morto di caldo mi fa stringere il cuore.
Arrampicatici poi fino in cima ci mettiamo a guardare il nostro bel panorama.
Quindi ripercorriamo i nostri passi fino alla navetta, poi bus di linea e ci ritroviamo alla stazione JR dove io, che ho fatto una bella colazione, mi cerco un paio di banane, nel timore di ingrassare (psicosi da chi ha perso peso con fatica e cerca di non rimetterlo su) mentre Yumiko non sa resistere al Sasebo burger (e oggi me ne pento)... Il treno espresso ci riporta pian piano verso la stazione di Hakata, il grande snodo ferroviario di Fukuoka che è stato rinnovato da qualche anno con un grandioso centro commerciale annesso...nei pressi tra mille gallerie sotterranee che la collegano alla metropolitana ad uffici e altri grandi magazzini (avete presente dove è crollata la strada in una voragine in Giappone e poi hanno ricostruito tutto in meno di una settimana? Sì siamo là) vi è un simpatico cunicolo dedicato al cibo ove è una delle sedi di Daichi no Udon, che come avete capito è un posto dove si può con certezza mangiare un piatto gustoso di pasta arricchito di ottima frittura.
Poi un po' stanchi, per non dover fare i dieci minuto a piedi che separano casa dalla fermata della metropolitana, prendiamo un autobus che ci conduce più nei pressi e così poi dopo una doccia ed una bella birra gelata ci addormentiamo rapidamente.

La meravigliosa campagna del Sol levante

Ci svegliamo che il tempo è un po' grigio, ma pare debba reggere, i miei suoceri consapevoli di impegni che li bloccheranno un po' nei giorni successivi, e desiderosi di passare un po' di tempo in nostra compagnia, decidono per una gita fuori porta. Ci dirigiamo verso la prefettura di Saga e da casa oltre il raccordo anulare in poco temo la città dà il passo alla campagna, fiumi solcano profonde valli, intanto, siamo attorno alla metà di settembre, già in alcuni luoghi si è iniziato a mietere il riso, ci fermiamo in un posto ove sono delle risaie a terrazza, qua i primi vermigli fiori simbolo autunno imminente fanno capolino. Ripresa l'auto arriviamo ad un parco, facciamo un passeggiata, breve, perchè subito inizia a far due gocce e da qua andiamo in una trattoria di udon (gli spaghettoni alla giapponese)...capite bene che la pasta se andate in Giappone non vi mancherà di sicuro...io oggi voglio evitare il fritto e mi mangio la mia versione preferita di questa pietanza, il niku udon ...cioè con carne.
E' ormai assodato che una delle attività preferite dei Giapponesi, quando vogliono staccar un po' la spina, oltre a mangiare e bere una birra, è certamente fare onsen, cioè le terme.

Onsen in ogni dove nel nostro Kyushu

Come dicevamo qua nel Kyushu, la più meridionale delle grandi isole nipponiche i fenomeni geotermici sono in ogni dove e così grandi alberghi e centri termali si sono sviluppati in quantità. Mio suocero poi, da vero abitante di Fukuoka ne è un cultore e così ne conosce in ogni dove. Ci incuneiamo nella prefettura di Saga, dove il Giappone sa di campagna e fa andare la mente a vecchi romanzi del ventesimo secolo, ed arriviamo fino ad un bel hotel, un posto di lusso che ha delle terme molto belle divise tra interne ed esterne con una bella vista sui monti circostanti.
Gli onsen sono un rito per i giapponesi, si fanno nudi, e prima di entrare nelle vasche ci si lava ben bene, i tatuaggi sono spesso vietati (io non ne ho) e durante la settimana sono il regno dei pensionati, spesso ci sono più vasche, l'idromassaggio,quella con la scossa elettrica, il grande "catino" di legno all'esterno, le vasche più calde e quelle e meno e spesso, saune e bagni di vapore...il tutto per il benessere e per scacciare lo stress.
A cena ci aspetta uno dei capolavori della cucina di mia suocera, uno di quei piatti che il giorno dopo è più buono ed è così che ci aveva preparato l'oden. Pensando e ripensando forse, tra le tante cose ottime della cucina giapponese quella che mi piace di più. Senz'altro una delle più consolatorie. Questo piatto, di cui trovate una pallida ombra, rispetto a quello di casa, anche nei kombini, tra i pasti al volo, è un insieme di cose in un brodo dashi, carne, involtini di verza, daikon...tofu fritto, ecc...una delizia, che si sposa con una bella birra fresca...per poi dormire tranquilli godendo dei nostri giorni giapponesi.
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