Diario del mio nono viaggio in Giappone: mare, onsen e baseball

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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Una vita tra Giappone ed Italia

I giorni che seguono sono momenti di quotidianità giapponese. La bellezza dei miei lunghi ed ormai piuttosto frequenti soggiorni nipponici, oltre alle continue scoperte di viaggio è anche l'assaporare la vita di tutti i giorni. Una vita senz'altro coccolata dalle cure dei miei suoceri che, anche a colpa dello scoglio linguistico che ci separa per dimostrare il loro affetto mi rivolgono le loro attenzioni sotto forma di leccornie della cucina del Sol Levante, ma fatta di routine, di lavoro al computer, di passeggiate attorno a casa, di andare a far la spesa, guardare qualche telefilm.
Le giornate qua sono meravigliosamente scandite da tre appuntamenti a tavola, la colazione che alterna tradizione giapponese ad omaggi all'occidente, con composizioni che mi ricordano sempre, nelle foto dall'alto, dei quadri di Mirò e con la cura di essere uno dei pasti più importanti della giornata.
E' così che i genitori di Yumi vanno in pescheria e tornano con le vongole...ed io mi lancio in un omaggio all'Italia e cucino gli spaghetti per il pranzo (un classico ormai che i miei suoceri aspettano) e la sera un meraviglioso kaisendon, un ricchissimo sashimi su di un letto di riso in un don (ciotola)...se amate il pesce crudo una poesia.

Una giornata in centro a Fukuoka

Il tempo è buono quasi sempre in questi giorni e la calura estiva lascia lo spazio ad un'estate calda, ma asciutta, e così tra un piatto di gyoza e di risotto si arriva alla domenica giorno in cui decidiamo di sfruttare la nostra voglia di camminare per andare in centro a piedi (meno di cinque chilometri), mentre cammino fotografo le parola italiane che incontro, sì perchè il suono delle nostra lingua piace in Giappone e così i negozi si chiamano: Labrillante, oggi, Milan, Fra Poco, Via, Perchè no?, Rosa Rosa, Bar vita, espressamente, Mio mio, Futura, Apetito, Lattice, Macchia, Fortuna ecc...
Yumiko ha voglia di andare a mangiare indiano, direte in Giappone? E perchè no, ce ne è uno recensito anche da Michelin con qualche forchetta di segnalazione ... un ottimo ristorante...ed il nan è quasi pane.
La sera, poi, uno dei piatti preferiti da tutti il karaage, cioè il pollo fritto che è sempre buono, ma quello che fa la mamma di Yumiko è davvero ottimo.

Tutti al mare in Giappone!

Dopo un giorno passato a casa nella nomalità più assoluta, approfittando del sole, ci rechiamo al mare, tutti e quattro assieme, al vicino mare di Fukuoka, la spiaggia di Itoshima così da fare due passi vedendo l'azzurro un po' arrabbiato delle acque di questa parte di mondo, fin là dove un torii bianco veglia degli scogli sacri ai kami del panteon nipponico.
Pigramente poi andiamo in un vicino centro termale dove facciamo i nostri onsen, un'oretta di relax in un posticino pensato per godere dei benefici delle acque che in ogni dove in Giappone sono presenti, ma nell'isola di Kyushu dove ci troviamo, certamente lo sono ancor di più. A quest'ora in un giorno infrasettimanale uno pensa non ci sarà nessuno, ma no, invece, tanti sono i signori in pensione che si regalano una tiepida mattinata, in quello che è un vero centro benessere.
Per pranzo poco distanti andiamo a mangiare uno degli udon (spagettoni di grano tenero) più famosi della zona, in una piccola bottega, fumosa e decadente, bella anche per questo, dove da qualche decina d'anni si creano meravigliosi ed ottimi tenpura udon e che si chiama Daichi no Udon, tanto che il locale ha creato anche sedi distaccate con un ottimo successo, quindi essendo ormai verso metà pomeriggio ce ne torniamo a casa, dove dopo una doccia ed un po' di computer una cenetta leggera di salmone al miso e verdure...

Ramen e baseball un giorno in vero stile giapponese

L'indomani dopo una colazione alla giapponese ed un po' di faccende con Yumi ci decidiamo per camminare fino al centro dove devo ritirare degli occhiali da vista nuovi (in Giappone c'è una catena che fa ottimi prodotti a prezzi che sono un quarto che da noi)...siamo a Fukuoka quindi andiamo a cercare un buon ramen per pranzo ed andiamo in un ristorantino famoso per gli zukeme cioè il ramen non direttamente in brodo, ma che si inzuppa un po' alla volta, in questo caso in un brodo denso e grasso che solo a guardarlo ti senti pieno...non storcete il naso se non lo avete assaggiato, che era davvero buonissimo.
Oggi poi andremo allo stadio a vedere il baseball ... lo saprete è lo sport più seguito ed amato dai giapponesi che lo praticano, come da noi il calcio, e dove tutti tifano la propria squadra del cuore...e Fukuoka ha uno squadrone sempre in vetta alle classifiche e tanti affezionati supporter, ma prima di muoverci in quella direzione passiamo a prendere qualcosa da mangiare mentre si guarda la partita, un bento alle gastronomie dei grandi magazzini Mitsukoshi e non senza fare un salto alla postazione di Nespresso per gustare un vero caffè, o quanto meno una delle cose più simili ad un espresso italiano. Dal centro con un bus si arriva alla zona del Fukuoka dome, verso il mare, là dove sono anche il grande albergo di Hilton e la Fukuoka tower che caratterizzano lo skyline cittadino.
La partita è la solita festa per famiglie sulle tribune...io mi diverto più a guardare i tifosi che mettono su allegri caroselli che non tanto il gioco, che fatico sempre a seguire e a trovare divertente, vinciamo noi e così nel finale ci sono anche i fuochi d'artificio...poi il rientro è un po' faticoso, perchè piove ed il traffico si ingolfa un po'...inoltre non troviamo un taxi libero..e così ci decidiamo per un bus, che andava bene lo stesso, ma lo facevamo per non far stancar troppo otosan ed okasan.

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