Diario del mio nono viaggio in Giappone: ciao Tokyo, Fukuoka arriviamo!

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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Il nostro bellissimo gruppo in viaggio in Giappone torna a casa

Eccoci pronti per le ultime ore insieme agli amici del nostro gruppo di viaggio in Giappone, dopo la sveglia una passeggiatina tra i negozi con i nostri compagni di avventure di questo viaggio, c'è un po' di tristezza, tra poco ritorneremo alle nostre vite di prima (anche noi pur rimanendo in Giappone), una bella esperienza ci ha portato in giro per il Paese del Sol Levante, è così che vaghiamo come vecchi amici in mezzo ai negozi, in un angolo di mondo così diverso dalla nostra Italia per poi rientrare in hotel dove ricongiuntisi con tutti prendiamo un bus per Narita, l'aeroporto internazionale di Tokyo che si trova ad un centinaio di chilometri dalla città. Temevamo un tifone, ma esso ha rallentato, ha virato e ci ha risparmiato e anche stavolta è il sole ad accompagnarci. Scivola la città attorno a noi, immensa, ininterrotta, passiamo da Disneyworld giappone, quindi si profila il grande scalo, siamo arrivati per tempo, non si può ancora fare il check-in e momentaneamente ci separiamo, noi andiamo ai voli nazionali a fare il nostro, visto che poi andremo a Fukuoka...così consegnate le nostre valige torniamo ai voli internazionali a cercare il nostro gruppo per gli ultimi saluti...ci troviamo e mi commuovo un po', perchè nella fatica, nella preoccupazione di far andare tutto liscio, con tutti si è creato un bel rapporto, con alcuni abbiamo avuto modo di parlare di più con altri di meno, ma crediamo di aver fatto vedere tante cose, molte di più che se non fossero andati da soli.
Ci ritroviamo quindi io e Yumiko come tante altre volte in uno scalo giapponese ad aspettare un volo per la nostra Fukuoka, là ci attendono babbo Tsutomu e mamma Kayoko e il nostro Giappone quotidiano...

Il nostro ritorno a casa in Giappone

Il volo dei nostri amici parte per Hong Kong attorno alle 18,30 (da là poi una coincidenza li porterà a Roma ed un altra invece a Milano) mentre il nostro verso le 19 stacca le ali dal suolo, oltrepassa mezzo Sol Levante ed atterra tra le luci della grande città di Kyushu dove riabbracciamo con gioia i nostri cari.
Ci attendono tre settimane ancora di Giappone, un soggiorno fatto di quotidianità, ottima cucina e qualche gitarella, dopo questo bel tour durante il quale abbiamo realizzato un nostro sogno.
I primi due giorni sono molto casalinghi, abbiamo il desiderio di sedentarietà, di casa, di cibo fresco e leggero fatto con l'amore che solo una vera okasan (madre) giapponese d'altri tempi può regalare.
Dopo la prima colazione fatta tutti assieme con pane (in mio onore) e caffè vado a camminare (con le ore fresche), infatti mi sono dato alle camminate a passo veloce, oltre che ad un po' di dieta così da rimettere il fisico in sesto dopo qualche anno di abbandono. I miei suoceri, per chi non ha letto i nostri diari precedenti, abitano in una zona centrale di Fukuoka, città di un milione e mezzo di abitanti, che congiunta al suo hinterland supera i quattro, ma che dove stiamo noi, pur essendo a quattro chilometri dal centro assoluto della città è in una zona residenziale che alterna andando verso l'esterno villette, scuole, negozi e poi campi di riso, orti fino a diventar bosco, con tanto di avvisi di pericolo cinghiali, e poi torrenti incanalati, laghetti artificiali...insomma un micro-mondo lieto, silenzioso e pulito che solo chi conosce il Giappone potrà immaginarsi andando oltre le mie parole, luogo che ho scoperto ancor meglio, grazie a questa mia passione per il camminare.

La nostra bella Fukuoka

Dopo due giorni di pappate di cucina tradizionale tra spaghettini di riso, maiale al miso, carpaccio di pesce e passeggiate nei pressi, arriviamo al primo di settembre giorno in cui Yumiko ha preso appuntamento dal suo parrucchiere, ottima scusa per tonare da Chikae in centro a Fukuoka, il super ristorante di ottima cucina kaiseki (la cucina ricercata giapponese) dove a "prezzo basso e fisso" ci aspetta una formula che viene offerta a pranzo dove si può scegliere tra due menù...uno con sashimi e tante cose buone attorno ed un altro con soba (la pasta di grano saraceno) e altri manicaretti attorno. Noi ormai dopo tante volte non ci pensiamo nemmeno su e prendiamo quello con sashimi a cui si legano tenpura, zuppa di granchio, pesce alla soia, verdurine, flan salato alla giapponese ... una vera festa.
Così dopo aver passeggiato un po' per negozi andiamo a mangiare e poi dal parrucchiere...che preannuncia 4 ore di tempo per fare i capelli a Yumiko.
Io ho la mia applicazione con GPS nel telefono e così mi lascio ad andare alla mia attività di camminatore senza paura di perdermi, e così punto verso il mare, cammino, cammmino ed arrivo al porto, dove è una torre di comunicazioni che ricorda un po' quella di Tsutenkaku o di Beppu, infatti sono state realizzate dall'ingegnere Tachū Naitō un vero "torrista" del secolo scorso, se pensate che è sempre lui l'autore delle torri di Sapporo e Tokyo, quest'ultime ispirate alla tour Eiffel.
Qua è una grande nave di Costa crocere che dalla vicina Cina porta turisti in questi lidi nipponici e mi fermo un po' a guardare il mare scuro e spumoso di questa parte di mondo, immaginando al di là il continente asiatico, giù fino agli Urali ed alla bella Italia, che da lontano sembra ancor più bella.
Ritorno poi verso il centro, e arrivo, costeggiando il fiume fino a Canal city, un bellissimo centro commerciale dall'architettura innovativa e divertente. Recuperata poi Yumiko con la chioma perfetta e comprate un po' di cosette riprendiamo la metropolitana e torniamo a casa dove ci attende un'ottima cena con salmone in pesto di miso e una bella dormita.
Foto sotto!

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