Diario del mio sesto viaggio in Giappone: Secondo giorno a Kanazawa!

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Gita a Takaoka alle porte di Kanazawa

Ci svegliamo che c'è un po' di sole, dicono sia in arrivo la pioggia, ma ancora non si vede, andiamo a far colazione; l'albergo è un po' decaduto come quattro stelle, ma la colazione no, la colazione è davvero buona, forse la migliore della vacanza, Yumiko mangiava spaghettini con verdure che gli ricordavano suo nonno ed io, invece, oltre all'omelette fatta dallo chef in sala ho trovato del pane vero e poi mi sono sbizzarrito incurante del colesterolo, tra bacon, wurstel e patatine fritte, lo so, penserete ma che razza di colazione è, ma il buffet per me è sempre una "rovina"...qua poi avevano anche una macchina automatica per fare l'espresso, che si sa gli vien fuori molto più lungo che da noi, ma con un piccolo trucco si può avere un caffè quasi italiano...basta arrivare a farselo; con due tazze, impostare il nostro espresso, far riempire fino a dove pensate sia caffè e poi mettere il resto del beverone stinto che continua ad uscire in una seconda tazza...vi guardano come un marziano...ma voi potete bere qualcosa di potabile e non la solita ciofeca che chiamano caffè al di fuori del Belpaese.
Un po'satolli andiamo a fare una gita "fuori porta", con lo shinkansen in dieci minuti, infatti, si giunge alla prefettura di Toyama dove ci fermiamo nella cittadina di Takaoka, scendiamo al nuovissimo scalo di Shin-Takaoka, creato appunto per permettere la fermata al treno veloce per e da Tokyo-Kanazawa, dove abbiamo in mente di visitare un famoso tempio zen lo Zuiryu-ji, catalogato come tesoro nazionale.

Un grande tempio zen

Con un quarto d'ora di passeggiata arriviamo al nostro tempio che è molto grande, anche se nel passato lo fu ancor di più, questo fu creato nel XVII secolo da un samurai della famiglia Maeda, quelli che dicevamo aver dominato sulla regione di Kanazawa durante il periodo Tokugawa (secoli XVII-XIX), per ricordare la memoria del suo grande nonno, che qua era venuto in "pensione".
In questo posto per la prima volta aiutato da un disegno riesco a capire la struttura di certi templi zen, il portale principale, i padiglioni centrali le strutture laterali unite tra loro da camminatoi o meno hanno il loro perché;...disegnano il corpo dell'uomo...varcato il portone principale si incede in un piazzale di ghiaia, da qua ad un'altra porta con i Niou e poi ad in un grande prato ancora ingiallito dalla neve che in queste zone del Giappone cade copiosa durante l'inverno, è presto, siamo soli o quasi e così possiamo ammirare tutto con molta calma, arriviamo ai padiglioni principali, ci sono pochi fedeli che pregano e personale di servizio che tira a lucido i pavimenti di legno...torniamo poi alla stazione di Shin-Takaoka e da qua nuovamente a Kanazawa ove abbiamo ancora altre cose da vedere, nel frattempo è arrivata la tanto prevista pioggia.

Come l'antico Giappone, o quasi

Con un mini bus municipale arriviamo, così, in un'altra zona di case antiche, adibite per lo più a sale da tè, una strada anzi uno dei due lati della strada è rimasto come nel Giappone antico davanti hanno costruito normali strutture moderne in cemento, ecco per queste cose i nostri amici Giapponesi lasciano a desiderare...se proprio le antiche strutture erano andate perse potevano farci un prato, un parco...ma non una fila di costruzioni nuove...

Le case dei samurai di Kanazawa

Ancora sushi da non perdere a Kanazawa

E' quasi l'ora di pranzo e vogliamo nuovamente tornare al mercato coperto a provare un altro ristorante di sushi: il Kaitenzushi Okura
Yumichan prima di entrare legge che ai fan della loro pagina Facebook è dato un sushi di tonno in omaggio (offrono una parte pregiata che si chiama chutoro), detto fatto, grazie all'applicazioneJapan WIFIed al comune di Kanazawa che offriva la connessione...ci sediamo ordiniamo due menù di sushi, che anche stavolta è molto buono, forse il più buono di questi giorni, e di cui ricordo con piacere quello di calamaretti spillo...fenomenale e quello di "maguro" ottenuto grazie al famoso social network, poi alla cassa la commessa ci dice che abbiamo diritto anche a partecipare ad un estrazione, con cui ci verrà fatto un piccolo sconto, al massimo del 20% sul conto... anche qua detto fatto ed è così che con 15€ in due ci siamo mangiati del sushi incredibilmente buono...

Arte del XXI secolo a Kanazawa

Il tempo è un po' indeciso, piove, poi smette, vogliamo andare a vedere il museo di arte contemporanea di Kanazawa dove è esposta l'arte del XXI secolo e che è piuttosto famoso.
Ora l'arte contemporanea la capisco poco, anzi non la capisco, la guardo, aspetto che mi dica qualcosa, ma spesso mi trova sordo, mi fermo nella mia mente a godere di Picasso, Mirò e dei loro colleghi della prima parte del secolo XX...ma la loro non è arte contemporanea...è così che dopo un po' inizio a diventare insofferente e continuando il tempo a non essere dei migliori, dopo aver vagato tra le varie installazioni, spesso interattive ci decidiamo per un altra visita al coperto.

Un'antica dimora patrizia alla giapponese

Scegliamo di andare a vedere la Seisonkaku, una villa costruita nel 1863, proprio al termine dell'era dei samurai, da Maeda Nariyasu, XIII samurai del clan Kaga a dominare sulla regione, per sua madre, eh...la mamma è sempre la mamma anche in Giappone...
La visita,, è davvero molto interessante, e fa capire la grande ricchezza di cui disponevano i samurai di questa zona, certamente tra i più ricchi del Giappone, moltissimi arredi muliebri tra cui meravigliose le bambole per Hinamatsuri, la festa delle bambine, che simulano nozze imperiali ed a cui avevano fornito ogni accessorio, dal pettine, agli specchi, alle ciotole del riso oltre a preziosi mini kimono, insomma un paradiso delle bambole (siamo stati fortunati erano in mostra temporanea)... Al piano superiore incredibili per il tempo degli shoji con al posto della carta del vetro...importato dall'Olanda...peccato non si potessero far foto agli interni...
Ci incamminiamo verso il nostro autobus...ma c'è da aspettare un po'...intanto la pioggia si è intensificata e ci bagniamo ben bene...in hotel ci salviamo con una doccia calda ed un tè...per cena non sappiamo bene cosa fare, piove forte ed è così che scopriamo un passaggio "segreto" che dall'hotel ci porta in stazione senza prendere altra acqua ... qua vaghiamo un po' alla ricerca di cibo...poi ci accontentiamo di un ramen caldo, che dirvi che fosse stato buono sarebbe una bugia.
Nel frattempo accanto a noi si sono seduti dei signori americani che tentano vanamente di comunicare con la cameriera, Yumichan si mette allora a fare da interprete...gli Yankee vorrebbero i nostri noodels ma uno di loro è vegetariano, un bel problema, perchè anche se uno si fa portare la pasta senza il maiale a fette il brodo è comunque di carne o al massimo di pesce...alchè il nostro vegetariano affamato ci dice che basta non ci siano i pezzi e che il brodo va bene...
Finisce così la nostra vacanza alla scoperta di Kanazawa ci attende il rientro a Fukuoka e l'ultimo giorno di Japan rail pass, ma ci aspettano ancora un paio di visite straordinarie.

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