Diario del mio sesto viaggio in Giappone: Primo giorno a Kanazawa!

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Nagano, le Alpi in Giappone

Nagano, Giappone

C'è il sole fuori oggi, l'aria è limpida dopo la pioggia, ho anche fame, come al solito...andiamo all'ultimo piano dell'hotel ove è una discreta colazione, mi lascio andare a mangiare giapponese, zuppa di miso, tofu, riso, umeboshi, frittatine ecc...per poi inserire qualche nota dolce a far compagnia al caffè, la vista è bella si vedono le montagne, si capisce che siamo ai piedi delle Alpi...
Lasciamo i bagagli in hotel e andiamo a visitare lo Zenko-ji, un tempio che per la sua sacralità è famoso in tutto il Giappone. Il grande santuario sorge in un luogo considerato santo già prima che il buddismo facesse il suo debutto in Giappone nel VII secolo ed è per questo che il tempio non è gestito da una sola setta, ma anzi qua tutte le sette buddiste vengono a pregare.
Lo Zenko-ji custodisce una statua del Budda tanto sacra che non viene esposta mai, essa è dietro una porta e da là dispensa il bene ai fedeli da sempre, anche Murasaki Shikibu, l'autrice del Genji vi andò a pregare, e dal periodo Edo è in uso dire che un bravo Giapponese debba recarvicisi almeno una volta nella vita. Solo durante i rituali, che si celebrano ogni sette anni, e che inizieranno pochi giorni dopo la nostra visita, viene esposta una trave con particolari scritte sopra che fa da sostituta della statua stessa ed il cui contatto è foriero di bene (pensate quanto gelosamente è custodita questa icona del Budda!), i riti come dicevo vedono l'alternarsi delle maggiori sette buddiste e portano tantissimi fedeli.

Uno dei templi più importanti del culto nipponico

Zenko-ji, Nagano, Giappone

Quando arriviamo noi non c'è nessuno, ci avviciniamo con calma, il sole illumina tutto attorno ai nostri passi la struttura, grande e silenziosa, Yumiko mi spiega la sacralità di tutto ciò che ci circonda, entriamo preghiamo, poi ci lasciamo andare ad un'esperienza dei sensi, c'è qua, infatti, un percorso che passa dentro un grande altare, immaginatevi di entrare in una cripta, si entra nel buio che pian piano vi avvolge del tutto, si deve toccare il muro e si deve riuscire a trovare una chiave, che va toccata, questa è la chiave per il paradiso...la sensazione non è delle migliori, ci mettiamo cinque minuti, forse anche meno, ma abbiamo un certo fastidio mentre si avanza senza veder nulla...troviamo la chiave, riusciamo, speriamo di aver guadagnato almeno questo di paradiso, sconsigliato a chi soffre di claustrofobia e ha paura del buio.
Ripercorriamo il grande viale fino all'albergo, riprendiamo i bagagli e ci dirigiamo alla stazione...anche oggi siamo in anticipo sulla prenotazione...ne facciamo così una nuova per il primo shinkansen per Kanazawa, la piccola Kyoto ora collegata a Nagano da una nuova strada ferrata che ha accorciato di tre ore il tragitto "avvicinandola" così a Tokyo ed hai viaggiatori di tutto il mondo.

Kanazawa la piccola Kyoto

Stazione di Kanazawa, Giappone

Il viaggio è veloce, nemmeno il tempo di pisolare un po', si varcano alte montagne le cui vette ci fanno compagnia fino al mare...
Arriviamo a Kanazawa a metà mattinata, la stazione JR è bella, "piccola" e con "pochi" negozi se paragonata a quelle delle città più grandi, ed ha un caratteristico portale che incornicia arrivi e partenze in questo luogo, Yumichan ha scelto un albergo molto comodo, è difronte allo scalo ferroviario, forse è un po' datato, ma ci ha ospitato ad un prezzo ridicolo per essere un quattro stelle.
E' presto per il chek in allora lasciamo i bagagli e ci abbandoniamo alla visita, anche qua sfruttiamo il nostro Japan Rail pass, infatti JR ha due linee di autobus con tratta urbana che coprono i posti di maggior richiamo turistico.

Il quartiere delle geisha, un angolo di antico Giappone

Quartiere delle geisha Kanazawa, Giappone

Andiamo subito a vistare Higashi Chaya-machi una zona dove le abitazioni sono rimaste come erano anticamente, era il quartiere delle case da tè e delle geisha, ed ha mantenuto il suo ruolo di accoglienza anche se oggi indirizzato al turismo di tutto il mondo, oltre a noi ci sono dei "mucchietti" di visitatori...gruppi di russi festanti e tanti italiani, è il posto dove ho sentito di più parlare la lingua di Dante nei vari soggiorni che ho fatto.
Arrivati in fondo alla strada un parcheggiatore ci invita a salire poco oltre dove è un belvedere...saliamo, fatichiamo un po' perchè l'erta è piuttosto ripida, ma arrivati in alto troviamo un piccolo santuario shitoista e una vista così così...si perchè le citta giapponesi, a meno che non abbiano da mostrarvi uno skyline ardimentoso sono piuttosto bruttine viste dall'alto nel loro insieme...non esiste un centro storico, si vedono tante case e palazzi e poco più ... qua però era anche la cornice delle Alpi giapponesi...che non è poco.

Mercato coperto e sushi da non perdere in un viaggio in Giappone

Sushi a Kanazawa, Giappone

Scesi a valle ritorniamo sui nostri passi...è l'ora di pranzo e Kanazawa è famosa per il Sushi, (ma anche per il sashimi, per il kaisendon ecc)...e per il suo mercato coperto ove sono ottimi ristoranti specializzati nel piatto più famoso (all'estero quanto meno) della cucina giapponese.
Il mercato è molto pittoresco, è l'una e le massaie sono già passate e c'è un po'di fila ai ristoranti...quando c'è da aspettare per mangiare, in Giappone è prassi scrivere il proprio nome e il numero dei commensali in un registro, che è davanti all'ingresso, poi quando è il vostro momento sentirete il vostro cognome seguito da sama, è il suffisso onorifico...è così che dopo una ventina di minuti ci accomodiamo al bancone davanti al quale scorre il nastro trasportatore con i sushi appena fatti...noi però facciamo un ordine specifico, vogliamo i pesci pescati nel mar di Kanazawa per i quali essa è famosa nel Sol levante, ed in questo caso senza Yumichan non me la sarei cavata, avrei fatto come la coppia di americani che sedeva al nostro fianco che afferrava i piattini che gli passavano avanti e basta...

Uno dei giardini più belli del Paese del sol levante

Kenrokuen a Kanazawa, Giappone

Dopo pranzo riprendiamo il nostro bus JR ed andiamo al giardino Kenrokuen uno dei più famosi del Giappone del tipo di paesaggio, la giornata è tiepida e soleggiata, un regalo del meteo che fino al giorno prima metteva fulmini e saette, è il periodo di hanami, anche se qua i ciliegi sono un po' più indietro a causa del clima più duro di queste parti (pur essendo vicini al mare e non troppo a nord subisce i capricci dei monti), ma qua possiamo godere di splendidi fiori di Ume, oltre che di giochi d'acqua, pini meravigliosi, laghetti e ponticelli, insomma tutto quello che vi viene in mente se pensate ad un giardino giapponese.
Il Kenrokuen è molto grande (circa 115.000 metri quadrati) e fu voluto nel XVII secolo dal samurai Toshitsune il terzo del clan Maeda a dominare in queste zone, e che proprio davanti al castello, che ribadiva il potere dei samurai nella zona, aveva fatto costruire la sua dimora, di cui il Kenrokuen era il Giardino...niente di strano se pensiamo alle dimore principesche europee ad esso contemporanee, ma sicuramente anche qua soluzioni differenti per i medesimi risultati.
Dopo esserci attardati tra i viottoli del bellissimo parco andiamo verso il castello, ricostruito, ma che ci fa capire quanto grande fosse il potere di questa famiglia che dominava isolata dalle montagne una costa pescosa e sopratutto una zona, rarità in Giappone, ricca di giacimenti auriferi.
Con Yumiko siamo ormai ben più che stanchi, così riusciamo ad intercettare con un paio di cambi di bus la giusta direzione per la stazione JR e quindi per l'hotel...

Ancora sushi e Kanazawa by night

Sushi a Kanazawa, Giappone

La camera è strettina e si vede che cinque lustri devono essere passati da quando il nostro albergo si è messo al servizio dei viaggiatori che arrivavano qua alle falde dei monti nipponici, ma è pulitissimo e molto comodo, c'è anche internet, non il wifi, ma l'ingresso per il cavo eternet, quanto basta a noi viaggiatori del XXI secolo...infatti abbiamo dietro il nostro mini ruoter portatile che colleghiamo e ci produciamo il nostro wifi da camera, così da poter chiamare con un paio di centesimi al minuto in Italia e poter gestire un po' le pagine social del nostro viaggiappone.com...
Dopo una lunga doccia ce ne andiamo a cena, anche per la sera scegliamo un ristorante di sushi tra i più famosi in città che ha una sede dentro la stazione, è così piuttosto facile da raggiungere a piedi ...ed il nostro sushi anche qua è davvero buono e ci mangiamo una selezioni di pescetti locali come il calamaro lucciola, il nodoguro ecc... se amate il pesce crudo, Kanazawa è la vostra culla...
Ancora non siamo domi, la doccia e la cena ci hanno dato le ultime energie della giornata così torniamo a Higashi Chaya-machi per vederla di notte, il mio pensiero costante in quel momento tra le lanterne e le dimore in legno è stato sempre...ma il Giappone un tempo era così, tutto così, era bellissimo.

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Cosa è viaggiappone?

viaggiappone

Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
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