Diario del mio settimo viaggio in Giappone: Noboribetsu onsen, terme in Hokkaido

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Viaggio verso Hokkaido

In aereo per Hokkaido

Lunedì 31 agosto è il giorno della nostra partenza alla scoperta di Hokkaido la più nordica tra le grandi isole che compongono l'arcipelago giapponese, la seconda per estensione e la più vulcanica, pensate che il 10% dei vulcani del mondo ha la sua dimora qua...conseguentemente è una terra ricca di fenomeni geotermici e quindi onsen, le meravigliose terme giapponesi.
L'isola è famosa, anche, per la sua natura selvaggia, bellissima ed incontaminata che troviamo nei suoi parchi naturali, oltre che per la sua ricca agricoltura e saporita cucina che è vero valore aggiunto tra i giapponesi che la considerano terra gourmet. E' quindi il regno del trekking e degli amanti della natura dalla tarda primavera all'inizio di autunno per diventare il regno degli amanti degli sport e delle avventure invernali durante il resto dell'anno.
Detto questo noi abbiamo scelto di venirci ai primi di settembre per scappare un po' dall'afa che ancora contraddistingue le restanti zone del Giappone, infatti qua nei mesi più caldi non si ha mai l'umidità caratteristica delle estati di Tokyo e Kyoto e le temperature sono miti e piacevoli...questo preambolo narrativo mi è partito spontaneamente davanti alle facce un po' dubbiose di quanti alla mia partenza non avevano ben capito dove andassimo... Si parte da Fukuoka attorno all'ora di pranzo, il volo è un boing 777 ed il viaggio ha le caratteristiche di un grande spostamento, infatti, anche se per coprire la distanza sono previste un paio d'ore e mezza, mi accorgo che a differenza degli altri voli a breve e medio raggio il nostro aereo marcia sopra i 10.0000 metri ad una velocità di più di 1000km/h...

Un diverso modo di visitare il Sol levante

Rent a Car in giappone

Già all'atterraggio ci si accorge che stiamo arrivando in un altro Giappone, dove sono la natura e gli spazi aperti ad essere padroni del panorama, infatti attorno alla pista dell'aeroporto di Shin-Chitose (il più grande dell'isola ed a cui fa capo la vicina Sapporo) è un grande bosco di betulle ed ampio è lo spazio di frenata dell'aeroplano.
Presa l'unica valigia imbarcata, poi, inizia quella che è la prima avventura, cioè andare a ritirare la macchina che useremo per spostarci durante il viaggio, sì anche se avremmo potuto spostarci con treni bus e navette, anche stavolta, abbiamo preferito l'auto, dovendo raggiungere luoghi non immediatamente fruibili con i servizi pubblici e per non essere legati agli orari...e poi alla fine 6 giorni di noleggio di un'utilitaria con assicurazione sono venuti circa 200€ e se ci si mettono benzina ed autostrade (gli stranieri in Hokkaido godono di un pagamento forfettario che fa spendere meno di 10€ al giorno per una settimana per usare le strade veloci) alla fine il tutto è costato anche meno di un Japan rail pass per due persone...
Il nostro programma di viaggio, infatti, tranne un giorno pieno a Sapporo che è l'unica grande città dell'isola, infatti, sarà tra piccoli paesi dove magari è comodo arrivare fino a destinazione con la macchina, approfittando del traffico quasi inesistente e delle strade dritte, per cui le mie uniche preoccupazioni erano dover guidare sulla sinistra ed il cambio automatico...preoccupazioni che si sono quasi del tutto dissolte nel momento che ho messo in moto...

Guidare in Giappone

Guidare in Giappone

Arrivati quindi al banco della Nippon rent a car e presentata la nostra prenotazione fatta on line ci viene assegnato un numero e detto di aspettare un bus navetta che ci porterà a prendere l'auto...
In cinque minuti arriviamo in un grande campo pieno di macchine e qua al banco accettazione mi vengono chiesti passaporto, patente di guida e patente internazionale (modello Ginevra 1949 mi raccomando!) e ci viene assegnata l'auto (una Honda Fit bianca..che in Italia è commercializzata come Jazz) impostato il navigatore di serie (ha anche l'opzione inglese) in giapponese, visto che Yumichan fa da navigatore, partiamo per Noboribetsu, che si trova ad un'ottantina di km...la marcia scorre tranquilla, ogni tanto devo comunicare al piede che la frizione non c'è e che per frenare non la devo pigiare e che la corsia di marcia in autostrada è al centro della carreggiata e non al margine, ma dopo un po' tutto va da sé.

Noboribetsu sinonimo di onsen le terme giapponesi

Noboribetsu, Giappone

Fatta una breve sosta in un autogrill, in realtà spesso sono dei konbini ed in questo caso era un Seicomart una linea di negozi di convenienza che si trova in Hokkaido, durante la quale mi procuro una, per me essenziale, bottiglietta di acqua gassata ed un sorso del caffè con ghiaccio di Yumichan arriviamo in un'oretta di cammino a Noboribetsu onsen, siamo sull'Oceano Pacifico in una delle località più famose per far terme di tutto il Giappone...un grande oni (un diavolo, che qua è emblema del posto vista la natura sulfurea e fumosa del luogo) accoglie all'uscita dell'autostrada i visitatori e con un dito indica la giusta via.
Qua abbiamo prenotato una notte all'Hotel Yumoto Noboribetsu un ottimo ryokan con terme dove ci attende una bella stanza per metà in stile giapponese e per metà (quella letto) in stile occidentale (la mia vecchia schiena quando può evita il futon a terra) famoso per mettere a disposizione dei suoi ospiti nella sua SPA quattro acque termali differenti sulle nove tipologie che Noboribetsu offre ai suoi visitatori, ogni acqua regala a chi vi si bagna le sue particolari proprietà medicamentose.

Un paesaggio infernale accoglie turisti e viaggiatori

Noboribetsu, Giappone

Qua veniamo accolti dal personale e subito due Oni si materializzano a far festa attorno a noi (abbiamo scoperto che gli italiani ad arrivare qua sono ancora pochi) per farci fare qualche scatto di benvenuto...prima dell'imbrunire, sistemati i bagagli ci facciamo una bella passeggiata lungo la strada principale del paese, che ha visto crescere attorno alle sue acque la propria economia fatta di hotel, ristoranti e cure termali, da qua partono diverse vie che consigliano percorsi ai visitatori, il paesaggio del Jigoku Dani (letteralemnte valle dell'inferno) è "infernale", come promesso, il terreno è rosso e giallo per lo zolfo ed in qua ed in là bianchi fumi salgono al cielo...fanno compagnia al passeggio grandi statue di buffi diavoloni che strappano un sorriso ed una foto...

I primi sapori di Hokkaido

Birra in Hokkaido

Tornando sui nostri passi ci fermiamo in una trattoria di specialità locali, che ci è stata consigliata, dove ci concediamo delle capesante, ostriche fritte, che avevo già mangiato ad Hiroshima, ma quelle di qua sono davvero più grandi e succose, a cui abbiamo fatto seguire del karaage che qua è detto zangi (pollo fritto di cui avrete capito sono ghiotto) e dulcis in fundo un hokke un pesce al sale che si è rivelato per me una vera leccornia...visto che è sera e dopo una birretta (una Sapporo Classic un tipo che si può gustare solo in Hokkaido) mi bevo anche un sakè ghiacciato...
La distanza dalla tavola al ryokan è breve e poi in discesa, così arriviamo senza fatica, fa fresco, per me che ero rimasto in maniche di camicia...ma in men che non si dica siamo nelle terme dell'hotel...dove, dopo essermi lavato scrupolosamente alle docce come esige il bon ton saunistico nipponico, mi concedo bagni in ogni vasca in un crescendo di calore...le scritte sugli effetti benefici erano in giapponese ma i gradi in numeri arabi ed espressi in centigradi, quindi avevo capito il percorso da compiere...
Vado anche 5 minuti nella sauna...ma comincio ad essere troppo stanco ed è così che me torno in camera al settimo piano dove dopo poco tornerà anche Yumichan...chiamato, poi, in Italia con Skype (anche stavolta abbiamo fatto un abbonamento che ci fa telefonare senza patema) per rassicurare la mamma ed i suoceri a Fukuoka per dire che tutto è ok ci lasciamo andare al sonno...infatti la mattina dopo dall'ufficio turistico locale ci hanno promesso di accompagnarci a vedere dove nasce la sorgente termale che trasforma il fiume da freddo a caldo...e l'appuntamento è alle 8,20.

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Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
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