Diario del mio settimo viaggio in Giappone: Baseball e Ramen a Fukuoka

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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Subito un po' d'Europa in Giappone

Si varca la soglia di casa a Fukuoka dopo un paio di giorni di peregrinazioni tra aeroporti, hotel e aerei, ma non senza essersi fermati prima ad acquistare una sacher torte ad una pasticceria fondata da un austriaco che in Giappone ha trovato l'America, dolce che ci servirà, poi, la sera, per festeggiare mia suocera che per l'appunto quest'oggi compie gli anni.
La giornata, tiepida come deve essere da queste parti in questo periodo, passa nel cercare di combattere il fuso orario e prendere possesso degli spazi che ci vedranno protagonisti per qualche settimana, momenti allietati da un fresco pranzo di pasta di riso fredda e da una cena luculliana a chiudere un cerchio e riaprirne uno nuovo, infatti, come ci siamo saluti con del karaage (pollo fritto allo zenzero) ci ritroviamo con il karaage a cui cambiano i dettagli circostanti (verdure, tofu, zuppe), che ruotano attorno ai piatti seguendo le stagioni...ed infine omedetou (auguri) e torta al cioccolato, immancabilmente accompagnata, ormai, anche in questa casa, da panna.

Un salto in centro a Fukuoka

Il sonno poi la sera è immediato, breve, e dopo il resto è una notte insonne, ad aspettare il sole che sorge, il prologo di una prima piena giornata nel Sol levante che ci vede accolti da una colazione all'occidentale in onore del mio primo risveglio; così, passata la giornata al computer a rimettere in pari alcune cose accumulate, dopo un'altra variante di spaghetti rinfrescanti per pranzo, verso le 15:30 usciamo di casa per andare allo stadio; chi ci segue sa che Yumichan ed i suoi (da bravi giapponesi) sono fans della locale squadra di baseball il Fukuoka Softbank Hawks, che è una delle squadre più forti del campionato maggiore che viene giocato nel Sol levante, ma non senza passare dal centro dove facciamo tappa da Mitsukoshi (uno dei grandi magazzini più famosi del Giappone) a prendere qualcosa da mangiare allo stadio, così ciascuno sceglie il suo bento...il mio è un mega pacco di makizushi (il sushi arrotolato)...
Poi alla stazione dei bus di Tenjin, nel centro della città, aspettiamo l'autobus per lo stadio, che è verso il mare, nella zona della Fukuoka Tower, un'ordinata fila di persone aspetta il suo bus, con le maglie e gli stendardi della propria squadra, per andare a celebrare una vera festa per famiglie...

E poi allo stadio di Baseball lo sport nazionale giapponese

Noi stavolta (è la terza volta che ho la fortuna di assistere a questo evento) siamo nella parte dove il tifo è più acceso, in alto, un po' distanti dalle fasi di gioco, tra i supporter più sfegatati (abbiamo pagato il biglietto sei euro circa) e qua io, che non ho mai veramente imparato i meccanismi del baseball, mi diverto come non mai in mezzo ad un tifo chiassoso e festante, trombe, tamburi urla di incitamento, tra bimbi, nonni e genitori che sono venuti qua per rilassarsi, bere una birra e tifare la propria squadra del cuore, che oggi si confronta con un'altra big del campionato quella di Sapporo...
Le cose per la squadra di casa dopo un primo punto si mettono subito male, tanto che alla fine si perderà, ma la gioia, l'allegro clamore non abbandona i volti dei convenuti a quella che è comunque una festa...logicamente starete facendo un parallelo con il calcio in Italia ed a come sarebbe bello poter andare allo stadio in totale tranqullità (qua non c'è polizia e camionette o roba del genere, si va a far festa e basta...)

Primo ramen della vacanza

Anche questa notte per me è breve il jet lag è duro a sconfiggersi e neppure la melatonina aiuta...il risveglio è allietato da una colazione giapponese in stile classico, riso, salmone, zuppa di miso, frittata, umeboshi (le prugnette sotto sale che si accompagnano al riso bianco)... Oggi piove Yumiko deve farsi gli occhiali nuovi, e qua è più conveniente che in Italia e poi alle 12:30 ha appuntamento dal parrucchiere, è così che ci facciamo un biglietto giornaliero della metro e anche quest'oggi torniamo a Tenjin.
Piove, ma questo non è un problema, tutti i negozi ed i grandi magazzini dei centri cittadini delle maggiori città nipponiche sono collegati gli uni altri da tunnel su cui si affacciano altri esercizi e così sbrighiamo senza mettere il naso fuori le nostre faccende...attorno al mezzo giorno arriviamo, con una fermata di metro a Canal City, il centro commerciale pensato per essere un'isola nella città, accanto al quartiere dei "divertimenti" di Nakasu, tra fontane, verde e linee sinuose, un piccolo paradiso dello shopping, che al quinto piano ospita oltre a sale gioco il Ramen Stadium ove è possibile magiare ramen di alcuni dei più quotati ristoranti di noodles in brodo del Kyushu e del resto del Giappone...
Visto che siamo nel Kyushu ed io ancora non li mai assaggiati decidiamo per quelli di Kurume (una cittadina dell'hinterland fukuokese, scusate il neologismo) ordiniamo due porzioni una grande per il sottoscritto ed una normale per Yumichan, è buono, molto buono, ma non il più buono mai mangiato; il tempo di finire ed è già l'ora di tornare a Tenjin dove c'è il parrucchiere che attende...

Un dedalo di Grandi Magazzini anche questo è Giappone

A questo punto mi ritrovo da solo nel dedallo di negozi che caratterizza il centro cittadino, di cui ormai dopo sette viaggi in Giappone sono diventato, sufficientemente esperto ed è così che mi reco all'ufficio del turismo dove ci si può agganciare agevolmente al wifi gratuito utilizzando l'applicazione Japan WIFI, così da giocherellare con lo smartphone, poi mi metto a cercare i grandi magazzini Mina dove è una sede di Uniqlo il marchio nipponico di abbigliamento conveniente e di buona qualità, famoso in tutto il mondo...meno che da noi, che sempre più mi rendo conto essere una provincia al margine di quello che è l'impero globale...
Compro un paio di magliette di Tin Tin una per me una per me ed una per il mio amico Antonio, fin da piccolo ho sempre amato il temerario investigatore belga.
Arrivo a casa che piove forte...mi faccio una doccia e dopo poco rincasa anche Yumiko, per una bella cena: carpaccio di pesce, verdure e gyosa (i ravioli alla piastra), un altro cavallo di battaglia di mia suocera...
La domenica passa senza far nulla che sia degno di nota, tra colazione, pranzo e cena che qua dai suoceri sono rituali, mentre prepariamo il bagaglio per la prossima "avventura" che ci aspetta dal giorno successivo...cinque notti e più o meno sei giorni pieni nella nordica isola di Hokkaido famosa in tutto il Giappone, oltre che per la sua neve invernale, per la sua natura incontaminata, per la bontà dei suoi prodotti agricoli e quindi della sua cucina e per la ricchezza dei suoi onsen (le terme giapponesi).

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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro! Per saperne di più