Diario del primo viaggio in Giappone, una passeggiata a Tokyo da Ueno ad Asakusa

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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Risveglio a Tokyo: inizia la fase due del mio viaggio in Giappone

La mattina ci svegliamo nella nostra bella stanza che dà sulla baia, oramai i nostri amici italiani sono stati salutati e mi aspettano ancora alcuni giorni in Giappone per conoscere meglio il Paese del Sol Levante e la famiglia della mia compagna di vita e sopratutto realizzare il motivo della mia passeggiata dall'altra parte del mondo, chiedere la mano di Yumiko...come nelle fiabe.
Facciamo colazione nel primo strabucks che incontriamo, ed andiamo un po' in giro per Tokyo...io che ho studiato un po' di arte e storia giapponese prima di venire via voglio andare al museo nazionale che sta a Ueno, così cambiate un po' di linee di metropolitana arriviamo in questo che fu teatro di una dura battaglia tra le forze filo-shogunali e quelle imperiali che imposero con l'ausilio dei cannoni occidentali la modernizzazione forzata al Giappone nel XIX secolo, ma che oggi è un bel parco con musei, lo zoo e tanti alberi di ciliegio che io trovo per l'occasione in fiore ...delusione il museo era chiuso per restauri...si cambiano i programmi allora...

A piedi dal parco di Ueno ad Asakusa

Da Ueno ci facciamo una passeggiata a piedi fino ad Asakusa, quartiere da me letto ed amato nelle pagine di Asakusa Kid di Takeshi Kitano dove si respira l'aria della Tokyo d'inizio secolo essendo stato risparmiato miracolosamente dai bombardamenti americani del '45 e prima dal grande terremoto del Kanto del '23.
Per arrivare ad Asakusa passiamo dal mercato Ameyoko dove il fresco del mattino mi fa venir fame e ne approfitto per acquistare un paio di onigiri le gustose pallette di riso ripiene avvolte in un un'alga nori, io di solito preferisco quelle con il cuore di tonno e wasabi. La fiera, nata dopo la guerra come mercato nero dove comprare i prodotti americani oggi è un grande bazar dove troverete di tutto, dai generi alimentari, seppie essiccate, strani polpi...ma anche pesci freschissimi, carne, frutta e verdura oltre che scarpe sportive, vestiario...un mercato insomma...ma non con banchi volanti come da noi, ma con spazi fissi, così come fisso e quotidiano è qua il mercato stesso.

Il tempio Senso-ji simbolo di Tokyo

Camminando arriviamo alle verdi stradine di Asakusa, i negozietti d'artigianato, le vetrine retrò, le palizzate di legno che custodiscono minuscoli giardini, fino a giungere alla Nakamise Dori la strada principale che conduce alla nuova meta della nostra camminata tokyota, il Senso-ji, antico tempio che, però, non è stato graziato dalle bombe della seconda guerra mondiale, ma la sua ricostruzione, è affascinante ed interessante, con il suo colore rosso vermiglio suoi fumi d'incenso e la religiosità che vi respira.
Del posto ricordo tra l'altro un asilo, spesso i templi anno anche delle scuole annesse, come da noi del resto, con i minuscoli giapponesini con i loro baschi sulla testa di colore differente a seconda se maschi o femmine...

E la sera siamo ad Hiroshima

Il tempo passa, la sera dovremo essere molto a sud, ad Hiroshima dove abbiamo un albergo per dormire ed ad attenderci un cugino di Yumiko, così facciamo il percorso inverso fino ad Odaiba raccattiamo i bagagli ed arriviamo alla stazione di Tokyo che è il primo pomeriggio e da qua prendiamo uno shinkansen per Osaka e poi uno per la città dell'amour del film di Resnai, 900 chilometri, e siamo alla stazione prima dell'ora di cena, per noi Italiani è fantascienza! Qua conosco i primi membri della famiglia di Yumiko, escludendo i suoi genitori, il cugino giovanile e simpatico, è di poco più grande di me, ma ai giapponesi non sai dare l'età ed anche sue moglie minuta e carina è estremamente simpatica, sembrano due personaggi di un manga, quando, poi, lui ride mi ricorda tanto Lupin...
Andiamo a mangiare Okonomyaki in una trattoria molto famosa, piena di scritte sui muri molte di celebrità che hanno onorato il posto mangiandovi, altri di gente come noi...uscendo, il cugino, che ha bevuto solo acqua, perchè in Giappone anche se bevete una birretta e vi mettete al volante rischiate troppo (anche il posto di lavoro), ci accompagna alla macchina che ha parcheggiato nelle strisce blu, ma avendo superato l'orario pagato per il parcheggio ritroviamo l'automobile a mezz'aria sollevata da dei cosi che escono dal suolo allo scadere del tempo comprato...saldando il conto del parcheggio, poi, l'auto è tornata al suo posto e noi siamo andati a dormire nel nostro bussines hotel dopo un brave giro di Hiroshima by night.

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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro! Per saperne di più