Diario del mio decimo viaggio in Giappone: tour del Sol Levante!

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

Fukuoka una moderna città giapponese

Italiani a Fukuoka

Il 23 di marzo è il giorno dell'arrivo del gruppo di viaggiatori che ha deciso di scoprire il Giappone in nostra compagnia. Abbiamo deciso di farlo arrivare fino a Fukuoka, non perchè quando siamo in Giappone ci abitiamo, ma perchè negli ultimi anni per molte volte è stata la prima città ove i sakura hanno iniziato la propria fioritura. Quest'anno, però il tempo è stato capriccioso e come già scritto freddo oltre l'umano sentire in queste zone e di questi tempi.
Il gruppo, eterogeneo e simpatico, ci ha regalato alcune amicizie che sono perdurate anche in Italia con simpatici rendez vous, visto quindi che la narrazione di tutto potrebbe essere noiosa per voi lettori abbiamo deciso di riportare solamente alcuni episodi che ci hanno visto protagonisti, spesso a margine dell'accompagnamento stesso.
I primi due giorni li passiamo quindi a Fukuoka, e subito, portiamo i nostri nuovi amici provenienti da mezza Italia a spasso per il centro di Tenjin, così da mostrare immediatamente il funzionamento di una grande città giapponese, negozi, grandi magazzini, acciaio cemento che si alterna a parchi e santuari, leggo lo stupore per tanta opulenza nei volti, ma sopratutto nel passaggio nel piano gastronomia dei grandi magazzini, tra pasterelle all'occidentale, dolci giapponesi, cioccolaterie e negozi di tè, fritture e panetterie che si raggiunge il culmine dello stupore.

Una prima immersione a 360° nel Paese del Sol Levante

pranzo al ristorante Chikae a Fukuoka

Il giorno seguente ci alziamo molto presto, così da prendere il gruppo in hotel, dove già è arrivata la nostra Yuko san, la nostra amica di Tokyo che è stata "spedita" per 6 mesi a Kumamoto dalla sua azienda e che così con una mezz'ora di Shinkansen ci è venuta a trovare... andiamo poi a fare una passeggiata tra le rovine del castello, ahi noi, i fiori non ci sono ancora, se non nella loro disperata tensione verso lo sbocciamento, e così decidiamo per svelare un giardino giapponese di concezione classica tra laghetti, ponticelli e dove c'è l'immancabile coppia di novelli sposi a fare un po ' di foto di rito.
La cosa più bella ci capita a pranzo andiamo da Chikae...vera cucina kaiseki, cucina giapponese gustosissima, che però forse per alcuni è un po' d'impatto, noi troviamo posto con Giorgio ed Eva, e questo momento ha fatto scoccare una simpatia che poi abbiamo coltivato per tutto il viaggio fin anche al rientro, la simpatia per la buona tavola, per i viaggi e l'essere persone di buon senso diciamo che ci hanno accomunato da subito, e così ci gustiamo un bel menù di sashimi e tante delizie. tenpura, zuppa, tofu fritto, pesce cotto... insomma un carosello di sapori e colori come sempre.

Un assaggio di ospitalità giapponese

Dazaifu, Fukuoka

Il pomeriggio poi ci spostiamo a Dazaifu dove è il grande santuario di Tenjin il dio della cultura, un grande complesso templare che affascina tutti; qua arriviamo con un biglietto di andata e ritorno e così dopo aver fatto le visite, gustato dei dolci e bevuto un tè ci mettiamo sui nostri passi per rientrare in città a questo momento una partecipante, Elisabetta (e anche con lei e le sue amcihe è stato poi bello anche rivederci in italia) si accorge di aver smarrito il biglietto di ritorno. E' così che il fatto viene svelato alla biglietteria in ingresso. Qua dopo un breve consulto comunicano alla stazione di arrivo che una signora di nome Elisabetta san ha perso il titolo di viaggio, che è con un gruppo di italiani, e che può passare.
Poco prima di giungere alla stazione di Tenjin, nel centro di Fukuoka, mi sento chiamare: "Danilo san, Danilo san" mi giro e vedo una signora giapponese che mi sorride e mi dice: "Sono Emiko!" ah Emiko ci siamo conosciuti più di dieci anni fa quando era venuta ad Arezzo a studiare italiano, e spesso era capitato che si incontrasse con Yumiko, tanti sono i Giapponesi che ho conosciuto, con alcuni ci rivediamo periodicamente ma con lei ci eravamo persi di vista... incontrarsi per caso è stato carino ed emozionante, anche perché non immaginava che andassimo ormai spesso in Giappone, che alla fine ci fossimo sposati e di incontrami su di un treno.
Arrivati al controllo biglietti stanno aspettando Elisabetta cerimoniosi e sorridenti come solo in Giappone sanno essere e la fanno passare senza il biglietto dietro. Ancora questo episodio pieno di stupore entusiasma chi lo ha vissuto, una testimonianza di come per i Giapponesi sia impossibile pensare un dolo in tal senso. La sera lasciati tutti in hotel prima di tornare a casa e prima di salutare Yuko san, che è rimasta sempre con noi, andiamo a cena a mangiare un po' di carne, ottima carne giapponese...che aveva l'unico difetto di essere in porzioni nipponiche, piccole, anche nella versione maxi, per un toscano.

Hiroshima mon amour!

Miyajima, Giappone

Inizia quindi il giorno successivo il nostro viaggio che ci vedrà risalire il Giappone fino a Tokyo, prendiamo lo shikansen Sakura, quello che collega Kagoshima, nell'estrema parte sud occidentale del Giappone propriamente detto, ad Osaka e ci fermiamo a Hiroshima prima tappa.
Qua andiamo a vedere l'isola di Miyajima, il grande santuario con il suo Torii rosso, anche qua fa freddo, che non pare fine marzo ma pieno febbraio, ci rinfranchiamo con una mangiatina di ostriche cotte, di cui sono ghiotto, fritte, alla brace... poi un po' di zuppa di miso e un po' di riso.
La sera riusciamo ad andare da "Okonomi Hiroshima Monogatari" un intero piano di okonomiyaki alla maniera di Hiroshima vicino la stazione JR, cioè con gli yakisoba in mezzo, una frittata di pasta alla piastra in pratica, ottimo, ma anche stavolta non mi alzo sazio da tavola. Hiroshima per molti è giustamente la città della bomba atomica, per me, invece, ormai è un città viva a e gioiosa il cui simbolo è il suo okonomiyaki di cui si gioca la primogenitura con la grande Osaka. Il giorno dopo, infatti, dedichiamo la mattina al museo della Bomba ed al parco della Pace. Un momento di consapevolezza e tristezza, che avevo sempre evitato (il museo) e di cui c'è poco da dire se non che l'uomo è un animale cattivo.

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Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
Viaggiappone è anche cultura e società giapponese nel tentativo di presentare un Giappone reale e al di fuori dei luoghi comuni a chi si è appassionato di questo lontano paese o che lo voglia visitare...

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