Capitali mobili per i primi imperatori del Giappone

In questi primi tempi la corte imperiale era ancora piuttosto piccola e poco articolata, così che, alla morte di un sovrano, era semplice abbandonare il luogo di residenza di questo e porlo altrove, anche se, spesso, il potere Yamato mantiene la sua capitale ad Asuka, a sud dell'odierna Nara.
Alla morte di un imperatore si era soliti lasciare il luogo considerato contaminato dalla sua scomparsa e ricostruire un nuovo palazzo imperiale che fungeva, più che da domicilio vero proprio del sovrano, da centro amministrativo-religioso; l'imperatore, però, poteva anche decidere di far cambiare la residenza della sua capitale, influenzato da molti fattori spesso legati ad epidemie, morti misteriose, o alla convinzione che portasse sfortuna.
Con l'imperatore Tenmu (631-686), il primo che stabilì ufficialmente i legami tra la sua famiglia ed Amaterasu la dea del sole, si assiste alla costruzione, attorno ad una sala imperiale di ricevimento, di numerosi edifici preposti ad ospitare gli amministratori dello stato, insomma una vera e propria corte; tant'è che il sito di Asuka si arricchisce di infrastrutture come ad esempio un sistema idrico di cui abbiamo testimonianza negli scavi eseguiti nella zona.
Il complicarsi della struttura fece decidere per la necessità di una soluzione, per cui si pensò che, alla morte di un imperatore, fosse più semplice, con opportuni riti purificatori, bonificare il luogo piuttosto che spiantare il tutto per ricostruirlo un po' più in là.
Così fu decisa, per editto, la prima capitale stabile in Fujiwara-kyo la cui pianta si ispirò a quella cinese di Chang-an, l'odierna Xi'an.
Ma ben presto il luogo prescelto si rivelò stretto e così si decise di spostarsi in un territorio limitrofo fondando la nuova capitale Heijo-kyo (Nara).

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Il buddismo sbarca in Giappone

Nell'anno 538, alla corte dell'imperatore Kinmei, arriva una delegazione inviata dal sovrano di Corea con doni e con una statua di Budda, simulacro di una nuova religione, che per i coreani si era rivelata un'ottima alleata nel "buon governo" (la statua in foto è un'altra ma è ad Asuka e da molti è considerata la più antica statua di Budda del Giappone, altri invece ritengono che la più vetusta sia a Nagano pressolo Zenko-ji). Il buddismo era arrivato attorno al primo secolo in Cina, provenendo dall'India dove era nato intorno al VI secolo avanti Cristo, mescolandosi là alla filosofia di Confucio e basandosi sulla concezione dell'annientamento del sé tramite la meditazione e della rinascita dopo la morte.
In Giappone, in quest'epoca, si assiste ad uno scontro tra vari uji (famiglie dominanti) per il potere, cioè i Soga, che erano da poco arrivati dalla Corea, avevano abbracciato il buddismo ed erano molto vicini all'imperatore, i Monobe che avevano in mano l'organizzazione della milizia ed i Nakatomi, che erano a capo del preesistente culto, cioè lo shintoismo.
Tutti questi eventi avvengono in una zona nei pressi dell'odierna Nara, ad Asuka che viene spesso scelta come capitale imperiale e da qua il nome al periodo storico.

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Famiglie di stirpe divina al comando del Paese del Sol Levante

Tra la metà del III e quella del IV secolo dopo Cristo, in cui è venuto a scomparire il regno Yamatai che aveva sede probabilmente nel Kita-Kyushu, o nel Kansai, si assiste, dopo un periodo di lotte tra clan rivali, al prevalere di quello Yamato, con base nel Kinki (la zona di Osaka e di Kyoto), da cui derivano, in un modo o nell'altro, gli Imperatori odierni del Giappone.
E' allora che le famiglie maggiori, dette uji, assumono un ruolo guida, di tipo religioso militare, sulle altre classi che si venivano formando, pretendendo di discendere da uno dei kami (dei) dell'olimpo shintoista, come avviene per lo Yamato che sarebbe derivato da Amaterasu, la dea del sole.
E' agli inizi del V secolo che, nelle cronache cinesi, si parla di un invasione di Wa (Giappone) del territorio Coreano dal quale arrivano le tecniche di allevamento del baco da seta, di lavorazione dei metalli e quelle più avanzate per la coltivazione. Uno stato "unitario" sotto una forte dinastia, che vede una società divisa in gruppi produttivi ereditari, viene così a formarsi fino a che un'ennesima spedizione in territorio coreano si concluse con una sconfitta, in seguito alla quale alcuni uji iniziarono a ribellarsi, dando così vita ad un nuova era quella Asuka.

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Il Giappone esce dall'età della pietra

Giappone vasi Yayoi

Dopo 9500 anni, probabilmente dalla vicina Corea, arriva nel Paese del sol levante la metallurgia ,il bronzo e il ferro qua giungono assieme ed è in questo momento che nasce anche l'agricoltura, si inizia a coltivare il riso, insomma si fa un passo in avanti non da poco grazie ai vicini continentali.
Ricordiamoci che le nozioni filtrate dalla Corea arrivano dalla Cina, un vicino che da queste parti ha avuto, con buona pace dei nazionalismi, da insegnare parecchio a tutti. I nostri Giapponesi iniziano a cambiar modo di far vasi e cominciano ad usare il tornio ed un piattino, fatto con questa tecnica, viene rinvenuto in uno scavo nella zona di Yayoi nei pressi di Tokyo, da qua il nome dell'era.
L'introduzione dell'agricoltura, arrivata nell'arcipelago dall'isola di Kyushu (che è proprio di fronte alla penisola coreana), risale le isole nipponiche e favorisce il formarsi di tante comunità separate e distinte tra loro come testimoniano i vasi realizzati con tecniche differenti.

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La nascita del Giappone

Pare che il Giappone fosse attaccato al continente asiatico finché un cataclisma, che farebbe parlare i telegiornali per diverso tempo, non sconvolse questa parte di crosta terrestre, provocando il distacco delle isole nipponiche, portandosi dietro quelli che sopravvissero tra specie vegetali ed animali, tra cui l'homo erectus che qui era arrivato circa 300.000 anni prima, dalle regioni dell'Asia centrale.
Altre migrazioni umane arrivano nell'arcipelago da nord e sud ovest, quando gli stretti che dividono l'arcipelago dal continente si uniscono a causa delle glaciazioni; esse provengono dalla regione uralica (pensate che per alcuni studiosi il giapponese è una lingua uralo-altaica cioè del ceppo da cui derivano l'ungherese ed il finlandese) e dalla Corea.

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Perchè scrivere di storia giapponese?

"Viaggiappone" vuole aprire un nuovo capitolo all'interno del quale, nel modo più semplice che sia possibile, raccontare la storia del paese del Sol Levante, per dare , ai curiosi della civiltà Giapponese, gli strumenti utili a non perdersi quando magari leggono di un avvenimento passato, o di un antico tempio, o meglio ancora quando un fatto del presente non può essere compreso senza sapere cosa sia accaduto prima.
Questi articoli sono pensati non per gli studiosi della materia, ma per chi digiuno di notizie in merito voglia averne un'idea.
Io, prima di un qualunque viaggio, ho sempre voluto conoscere le origini del luogo che andavo a visitare, essendo la Storia dell'umanità la mia più grande passione fin da quando ero bambino, ma anche perché sono certo che serva a conoscere meglio ciò che mi troverò davanti.
La mia conoscenza e successiva passione per il Giappone, come ho avuto già modo di raccontare, nasce da vicende personali e lo studio della storia di questo paese è iniziato una decina di anni fa, per cercare di capire meglio la mia allora fidanzata, oggi moglie, ed il suo mondo.

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Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
Viaggiappone è anche cultura e società giapponese nel tentativo di presentare un Giappone reale e al di fuori dei luoghi comuni a chi si è appassionato di questo lontano paese o che lo voglia visitare...

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