L'aurea mediocritas regna nel Sol levante

€2980 in doppia, tasse aeroportuali incl.Tour estate 2024 viaggia con noi!
Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Per saperne di più

Dettagli

Scritto da dani@viaggiappone.com

La giornata più normale di tutti la passano i Giapponesi

Alla fine dello scorso anno il Pew Research Centre, un istituto di ricerca americano, ha difusso i dati di un sondaggio realizzato in 44 paesi sparsi tra Asia, Europa, Americhe ed Africa ad un campione della popolazione di differente estrazione sociale ed a cui era stata posta la domanda: "Come è stata la tua Giornata?"
I risultati globali vedono il 27% degli intervistati dire che ha avuto una bella giornata, il 7% ha avuto un giorno da dimenticare, mentre per il 65% le 24 ore trascorse sono state normali, senza alti né bassi...
I risultati sono sorprendenti se andiamo nello specifico e li leggiamo senza fare delle riflessioni particolari...tra questi infatti il Paese che ha risposto più di tutti di aver avuto un bella giornata è la Nigeria (58%), sì quella grande nazione africana che ogni tanto i media ricordano per rapimenti, stragi, guerre civili, quando la notizia ci riguarda di più, o credono ci possa far indignare davanti alle nostre lasagne..., mentre il paese dove la percentuale più alta ha detto che la giornata è stata davvero brutta è stato l'Egitto (32%) mentre quello dove la giornata è stata la più normale, la più senza alti nè bassi di tutti è il nostro amato Giappone, dove appunto si segna un 89% di imperturbabile mediocrità.

Il Paese del Sol levante previene tutti gli imprevisti o quasi...

Se poi andiamo a vedere altri dati vediamo come appunto tra gli stati coinvolti in questa inchiesta tra i più felici ci siano ancora Colombia, Kenya, Uganda e Nicaragua, paesi dove quindi non è il prodotto interno lordo a dare il sorriso, ma sicuramente qualcos'altro...certamente un modo di porsi nei confronti della vita, ma forse anche dell'intervistatore.
Dalle nostre parti riguardo questo sondaggio sui giornali sono stati scritti alcuni pezzi a sottolineare la dicotomia apparente di felicità e povertà, come se il possesso desse infelicità mentre in Giappone ci si è chiesti il perche di tanta aurea mediocritas.
Infatti, la macroscopica normalità che esce dal dato nipponico è da rileggere assieme, valutando anche altri aspetti...certo i Giapponesi si sono cotruiti un mondo dove la prevenzione dell'imprevisto è alla base di tutto, l'unico modo per vivere in un luogo ove la natura ogni tanto si scatena con terremoti, tifoni e maremoti, prevenzione che troviamo anche nelle piccole cose, dall'uscire di casa con la nostra bottiglietta di tè o il nostro asciugamno detergi sudore d'estate o con l'abbigliamento consono ad ogni cosa si debba fare, dal giardinaggio, alle pulizie o un trekking, così da avere meno noie possibili nel realizzare ciò che si deve compiere (il contrario dell'Italia dove diamo sempre largo spazio all'improvvisazione), alle esercitazioni anti incendio-terremoti o quel che sia che imparano a svolgere con traquillo rigore fin dall'asilo (per non parlare di altro come le norme antisismiche per l'edilizia ecc).

Non ci vanta né ci si lamenta in Giappone

Sopratutto, però, il dato dell'89% di persone che ha detto che ha passato una giornata normale è dovuto dal fatto che mai, o quasi, per educazione, cultura e carattere un giapponese ci dirà di aver avuto una pessima giornata: per non lamentarsi, non farci preoccupare, non infastidirci; quasi mai, poi ci dirà che quest'oggi tocca il cielo con un dito: per non vantarsi, non gongolarsi e comunque non uscire dagli standard...infatti, in Giappone, si dice che il chiodo che sporge viene battuto...
E' insito, inoltre, nell'essere nipponico non rispondere mai direttamente ad una domanda, così a meno che non si parli del tempo o di quanto sono buoni i ramen mangiati per pranzo, si deve avere un antenna particolare per capire cosa vogliano davvero dire i nostri amici del Sol levante che, infatti, dicono che si deve essere capaci di sentire l'aria quando si parla con gli altri...così tra gli itervistati probablemnte in pochi hanno detto pane al pane e vino al vino, se solo il 2% ha avuto una giornata di schifo e l'8% ha fatto salti di gioia.
Se, infatti, fate una domanda diretta ad un giapponese questo quasi mai vi dirà sì o no, ma risponderà forse...oppure sorriderà per non dire no, ma non dirà nulla di più.

Italiani e Giapponesi giornate medie, ma motivazioni diverse

Questo aspetto del carattere giapponese è da tenere sempre presente, sia se si fanno affari, sia se si chiede se il nostro ospite ha dormito bene o se la nostra moglie nipponica (parlo di me) è veramente contententa di andare al mare o a fare un trekking in montagna, perchè poi i nodi vengono comunque al pettine se si fa quello che non desiderava, ma che dovevamo, comunque, indovinare (anche se questo aspetto lo hanno anche le dolci metà di amici che giapponesi non sono, ma nel mio caso diciamo che c'è un valore aggiunto).
E in questo particolare sondaggio noi Italiani che fine facciamo? Siamo molto più vicini ai giapponesi di quel che si creda infatti il 77% ha avuto una gionata normale, l'8% era meglio se rimaneva a letto e il 15% era davvero felice...ma qua i motivi devono essere altri che ci fanno dire di aver avuto una giornata così e così...dal momento di crisi economia che vede tante persone ormai galleggiare...alla voglia di non esporsi mai troppo...
E gli americani che hanno, volenti o nolenti condizionato il nostro immaginario e lo stile di vita di tutte le nazioni globalizzate? Sembrerebbe che siano ben felici se il 47% di essi ha avuto una giornata happy...ma si sa sono sempre stati ottimisti!

Viaggia con noi alla scoperta del Giappone: estate 2024 a 2980€ in doppia, tasse aeroportuali incl.!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro! Per saperne di più